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40.000 DOLLARI PER NON MORIRE regia di Karel Reisz

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DogDayAfternoon     7 / 10  30/10/2013 22:06:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
James Caan: non mi ero mai accorto della straordinaria bravura di questo attore, forse perché nel Padrino è oscurato da Pacino e Brando, ma col senno di poi va assolutamente annoverato tra la generazione d'oro che ha fatto grande il cinema americano anni '70.

"The gambler" è un one man show, praticamente il film è James Caan e Axel Freed, il personaggio da lui interpretato. Molto azzeccata e originale l'idea di vedere lo scommettitore non come il solito gangster, o l'ubriacone o il malavitoso: Axel è un insegnate di inglese colto, con una buona famiglia alle spalle. A dimostrazione del fatto che il vizio non è solo dell'ignorante, non guarda in faccia a nessuno.
L'idea è buonissima, apprezzabili anche gli aspetti più culturali accennati nelle lezioni (il 2+2=5 di Dostoevskijana ma anche Orwelliana memoria) e, almeno nella prima parte, il ritmo è abbastanza sostenuto.

Qualche limite però c'è, primo fra tutti il personaggio femminile; Lauren Hutton totalmente insufficiente, non trasmette nulla ma forse non è neanche tutta colpa sua: è proprio il personaggio di Billie a non esser stato sfruttato a pieno, manca completamente di profondità sembra quasi più un riempitivo. Inoltre, se come detto l'idea di base è molto buona, alla lunga risulta un po' ripetitiva e quindi facilmente stancante, con il film che più si avvicina alla conclusione e più si appiattisce, diversamente da quello che mi aspettavo.

La sensazione finale è comunque quella di aver visto un ottimo film, e i dubbi sul perché certi film non abbiano avuto il successo che si sarebbero meritati sono sempre di più. Forse l'azzardo di proporre un argomento poco considerato dal cinema dell'epoca non ha pagato, ma evidentemente anche al regista piaceva il gusto del rischio.

Nota: per fortuna ci sono i cinefili del sito (leggi: Angel Heart) che ogni tanto ci fanno scoprire queste chicche finite nel dimenticatoio.