nocturnokarma 8½ / 10 06/02/2013 11:39:57 » Rispondi Spietato ritratto di una media borghesia alla deriva, frustrata nelle pulsioni sessuali prima ancora che nei sogni di carriera. Il matrimonio più che una gabbia è una somma di solitudini e, paradossalmente, il divorzio non è una soluzione.
Solondtz ha uno sguardo sgradevole che non arretra davanti a nulla, non ci fa amare nessuno dei suoi personaggi, scivola nel volerli descrivere tutti (ma proprio tutti) nella loro meschinità, ma il ritratto è potente, triste ma realistico.