emans 6 / 10 02/05/2017 12:19:25 » Rispondi Sirk, conosciuto per i suoi splendidi melodrammi, decide di inserire il suo stile in una storia, vera, di guerra. Il risultato non è dei migliori purtroppo. La pellicola è pervasa da un certo patriottismo fuori luogo che raggiunge l'apice nella didascalia finale dove sembra quasi che l'America si scusi per i bambini che non è riuscita a salvare...come se gli Usa fossero in Corea in missione di pace. Del resto il film non vuole parlare della guerra in se, ma degli uomini che ne fanno parte, in particolare questo reverendo che lotta con il suo passato e la sua coscienza. Lo stesso regista tornera' sui suoi passi e in breve tempo usciranno alcuni tra i suoi film migliori compreso "Lo specchio della vita" dell'anno successivo.