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IL CLAN DEI BARKER regia di Roger Corman

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  27/09/2010 16:26:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il poliedrico Corman conferma la sua predisposizione a girare film generalmente apprezzabili con budget irrisori.
"Il clan dei Barker" è un gangster-movie di pregevole fattura,un film in cui la violenza non è pretestuosa ma ingrediente necessario per descrivere la follia criminale di cui si nutrono i personaggi.
La storia di Alice Barker e della sua banda a "conduzione familiare" è ispirata a personaggi realmente esistiti durante gli anni della Grande Depressione,con l'America sconvolta dalla crisi economica di cui famigerata conseguenza sono fuorilegge che faranno epoca.
Pur non risparmiando scene cruente il regista non inasprisce i toni in questo senso,dettagliando il più verosimilmente personalità disturbate senza insistere con morbosità sugli aspetti più traumatizzanti della faccenda.
Corman focalizza la sua attenzione sulle figure più carismatiche individuabili nella squilibrata Mà e su Herman,il violento primogenito,tralasciando parzialmente gli altri personaggi ad esclusione del tossico Lloyd.
Le tematiche più scabrose sono spesso solo suggerite o mimetizzate tramite dialoghi sempre diretti a illustrare la dissociazione di una donna dall'attitudine fortemente controversa,capace di atti amorevoli ma anche in grado di uccidere senza troppi patemi.L'identikit che ne salta fuori è spaventoso,intaccato da una paranoia evidente,miscuglio di educazione retrograda e patriottismo fascista dal quale è Herman il figlio più influenzato.
Grande prova di Shelley Winters, mentre un giovane ma già intenso De Niro interpreta uno degli spietati fratelli.Tra le scene più significative si segnala quella del confronto tra i ragazzi e un miliardario sequestrato,la forte indole paterna li metterà davanti ad una realtà sconosciuta che avrebbe potuto orientare in altro modo le loro vite.