riprende il tema delle case infestate, anche se in questo caso le "presenze" vengono da qualcosa che è fuori la casa in cui la famiglia si è da poco trasferita... risulta abilmente costruito il modo in cui si associa il "passaggio" della figlia Louisa da ragazzina a donna, lasciando per molto tempo il dubbio che i suoi strani comportamenti siano invece frutto di un' avvenuta possessione... diciamo che invece il plot scorre via lento senza grossi sussulti e quindi ci regala pochi brividi veri e propri. Per quel che riguarda il finale, quoto in toto Hammer Corman: anche per me il mostro è la sorella ormai trasformata. Io comunque nei panni di Costner quel tumulo l'avrei fatto brillare da tempo
comunque un film sufficiente, e non è poco di questi tempi