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DOGTOOTH regia di Yorgos Lanthimos

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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman     9½ / 10  03/12/2012 01:06:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che deficiente a non aver messo nulla di scritto qui in questa scheda.
Inutile fare giri di parole...un affresco così disturbante di una famiglia così alienata dal mondo dei comuni mortali non l'avevo mai analizzato.
Avrò visto questo film si e no 4-5 volte e ogni volta colgo particolari nascosti che devono essere carpiti e vivisezionati fino allo scervellamento cronico.
La perdita della capacità di intendere e di volere da parte di anime giovani incatenate da un ordine superiore,crudele...il fatto piu incredibile è rendersi conto che chi fissa le catene ai loro pensieri per non farli uscire fuori dalle mura di casa sono il sangue del loro sangue.Genitori che raggiungono uno stato di iper-protettività allucinante,fuori da qualsiasi schema predefinito.Fungono da capotribù di un clan primitivo,estraneo alla normalità per non far parte di una normalità che puó recare danno a creature pure e inattaccabili,figli di un ideale che il padre ha ben impresso nella testa:più si è animali,più si è distanti da una società spietata,da una bottega di sofferenza e orrori di vario genere.E lui fa in modo che questi animali vengano ammaestrati,affinchè essi diventino nuovi modelli comportamentali perfezionati da seguire,obiettivo...procreare una generazione perfetta,che rifiuta qualsiasi tentazione esterna alla loro dimora e che non viene corrotta dal male che è pronto a sconvolgere gli equilibri della famiglia appena si varca la soglia dela loro struttura fortificata.
Ma tutto questo ha una fine...il piano del padre giunge al suo termine.Ora si che sono guai seri,non aveva previsto una New entry dall'esterno che può pian piano intrufolarsi in casa e risistemare le carte in tavola.
Dal placido quieto vivere in una prigione d'oro...ad un massacro psicologico senza frontiere e senza risparmiarci colpi bassi.
La regia è un qualcosa di agghiacciante.Stabile,decisa...quadri composti e ordinati su sfondo bianco(i pareti di una casa che comunicano la sospensione della razionalità umana,e la rappresentazione di una sorta di Eden perverso)in movimento che poi si tingono di sangue.
Interpretazioni assolutamente spiazzanti.Sembra di stare li con loro a toccare con mano una storia che sembra vera.Il confine fra realtà e finzione scompare e lo spettatore viene catapultato in una messa in scena così atipica ma al contempo così dannatamente realistica,che a fine pellicola(io parlo della prima visione,ho provato sulla mia pelle)viene da darsi degli schiaffi in faccia per capire se si era trattato tutto di un brutto sogno,oppure ancora non credi ai tuoi occhi di aver visionato uno spaccato di vita familiare così' malata,ma girato con classe e determinazione.Qualunque decelebrato mago dei torture-porn Made in America avrebbe trasformato questo capolavoro in un ammasso di esplosioni di emoglobina dalla durata di un'ora.Invece codesto Sir.Lanthimos mi ha stupefatto,i miei complimenti.La tecnica del non cedere ai virtuosismi ma fotografare attimi glaciali di individui al di fuori di ogni logica e comprensione ha avuto un effetto devastante su di me.Terzo protagonista della vicenda,un Narratore che si distacca dalla storia per lasciar fuoriuscire la creatività degli attori principali.

Uno dei film più assurdi mai visti.Una carrellata di sequenze impressionanti che rimangono impresse nella retina.
Un'esperienza visiva che lascia il segno.