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DOGTOOTH regia di Yorgos Lanthimos

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phemt     8 / 10  17/06/2011 12:17:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dramma indy ellenico arrivato addirittura agli Oscar malgrado sia un film ferocemente e pesantemente anti-mainstream...
Di fatto una location e mezza, una manciata d’attori, una sceneggiatura asciutta ma centrata, una maniacale cura dei particolari e una grande dose di violenza perlopiù psicologica...

Dove il film funziona egregiamente è nell’atmosfera morbosa, straniante e disturbante... Lo stile freddo, algido, minimalista e distaccato colpisce duramente nei momenti di fastidiosa demenza familiare, demenza coatta impressa nel profondo a dei ragazzi convinti che il gatto sia l’animale più pericoloso del mondo, che il nonno sia Frank Sinatra che dice banalità da un 45 giri, che gli zombi siano fiori e che la fica sia un lampadario... Che potranno uscire di casa solo in macchina e solo quando il canino, una volta caduto, sarà ricresciuto, che il sesso sia una semplice esigenza da bruciare lì in famiglia alla faccia dell’incesto e delle deviazioni...

La disfunzione familiare al massimo dell’insostenibilità, ben lontano dalle famiglie deviate degli horror dai tempi di Hooper in poi, il rapporto uomo/famiglia che si trasforma nel rapporto uomo/cane... Noi siamo quello che ci viene inculcato fin dalla più tenera età, e senza contatto con il mondo esterno possiamo credere a qualunque idiozia... E questo può portare anche ad inventarsi di un gatto (su cui scaricare le nostre colpe) in grado di entrare in casa dalla finestra con un martello in mano...


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Può quasi sembrare una sorta di The Village diretto da Haneke, ennesima dimostrazione che la differenza raramente la fa la storia, ma quasi sempre il modo in cui viene raccontata...

In realtà non tutto gira alla perfezione, la messa in scena mostra troppi debiti verso il regista austriaco e altri mostri sacri del cinema indy, ma questo è un difetto solo fino ad un certo punto!
Il cast spesso inespressivo è chiaramente voluto ma non convince fino in fondo... Rimane il dubbio di un film calcolato nel suo essere fuori dagli schemi ma questo è un vecchio problema che si porta appresso buona parte del cinema borderline... Comunque è indubbiamente un film da vedere!
A chi è piaciuto consiglio di recuperare Bad Boy Bubby e vederne almeno la prima mezz’ora (curiosamente anche lì ci sono di mezzo i gatti)...