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DOGTOOTH regia di Yorgos Lanthimos

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Thorondir     7½ / 10  04/08/2023 17:22:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film deve pesantemente a Michael Haneke: sia nei toni della pellicola che nei temi. La cosa è talmente palese che io, che sono un grande amante del cineasta austriaco, l'ho trovata finanche di un derivativo al limite del plagio (l'utilizzo di quel candore visivo è proprio Haneke all'ennesima potenza, così l'esplosione improvvisa e apparentemente gratuita della violenza. "Funny Games" e "Il settimo continente" sono ovunque). Però non nego che "Dogtooth" ha una sua forza ed ha la capacità di portare avanti un'analisi spietata e senza mediazioni sul tema del potere: in questo caso quello autoritario-totalitario dei due genitori sui figli. Un potere che si esplica in tutti i modi, in una sorta di educazione totalizzante propria degli stati totalitari: il potere "difensivo" del linguaggio (occulta tutto ciò che scardina il sistema stesso), il potere sempre facile della violenza (quindi la coercizione più classica), il potere manipolativo-reiterativo dei "media" (le videocassette della famiglia a ribadire l'unico "nucleo" possibile).