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DOGTOOTH regia di Yorgos Lanthimos

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8 / 10  22/09/2020 01:57:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per chi già conosce Lanthimos non presenta nulla di inedito, ma resta un geniale Pamphlet sull'"Angelo sterminato" dei Riti familiari. Scisso dal Tempo in un rigore cronologico quasi Bergmaniano (fa pensare a una remake grottesco e distopico di "Sussurri e grida"), violentemente spodestato anche dai Piaceri (che diventano sofferenza e sottomissione, come nel Salò di Pasolini) fino a coltivare il Dizionario dei Veti e del senso delle cose, e dove il Male si insinua ovunque, anche nella goffa, crudele lotta per combatterlo.