caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

PARLA CON LEI regia di Pedro Almodovar

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
elio91     8½ / 10  21/12/2011 16:40:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
IL COMMENTO CONTIENE SPOILER

Mi era piaciuto già subito dopo i titoli di coda, ma riflettendoci a freddo posso affermare con una certa sicurezza che questo è il miglior film di Almodovar, almeno tra quelli che ho visto (e fino a Parla con Lei li ho visionati tutti).

Gran parte del merito è di quello stile tanto naturale del buon Pedro, capace di prenderti per mano in un percorso che non sai mai dove ti vuol portare. Racconta storie tutt'altro che convenzionali con una convenzionalità unica, capace anche di non scandalizzare i benpensanti e da vero libertario qual'è, senza dare giudizi morali o etici.
è l'unico regista al mondo capace di prendere il melodramma è attualizzarlo nel mondo moderno, mettendoci dentro il gusto dell'eccesso: eccesso inteso come sessualità prima di tutto e soprattutto. Qui il confine del buon gusto, se si illustra la trama a parole sembra essere addirittura travalicato.
D'altronde come si può fare il tifo per un protagonista puro di cuore, certo, ma anche con qualche rotella fuori posto come Benigno? Un Benigno che tanto ricorda il Banderas di Legami, altro psicopatico d'amore che rapisce la donna dei suoi desideri fino a quando questa non si innamora di lui. è l'amore irrazionale messo in scena da Almodovar, in cui i rapporti non sono mai facili e ben più complessi di quello che si crede.
Con la tecnica del cinema muto, poi, unisce Bunuel e Bukowsky regalando una pagina di cinema memorabile e dubito che stupro sia mai stato illustrato con tanta coerenza narrativa del personaggio.
E poi va ricordata anche l'amicizia con lo spettro dell'omosessualità (o la paura da parte di Marco) che ogni tanto sembra aleggiare sopra il rapporto dei due protagonisti. Un Benigno che si dichiara gay per stare vicino alla donna che ama, in coma da 4 anni, quando poi tutto sembra propendere per dichiararlo tale: madre onnipresente nella sua vita, padre che scappa via, verginità... ma la sua storia d'amore con Alicia rimane sempre nell'ambito della purezza, anche dopo quel gesto estremo dello stupro che tanto ripugna e che nell'ambito del paradosso di Almodovar è anche la molla che fa scattare il risveglio. Anche se il suo con Alicia sembra più un soliloquio che un dialogo.
E allora per Almodovar, anticlericale fino al midollo (le battute sui missionari in Africa insegnano) questo Parla con Lei è anche un film sul miracolo e forse sul divino, capace di operare per vie imperscrutabili dall'ambito umano, eppure sempre da quest'ultimo provocate.
Le didascalie che illustrano le varie storie d'amore le portano tutte ad una fine drammatica, mentre rimane la speranza che l'ultima, irrealizzata e dove finisce il film, giunga a buon termine. D'altronde Marco ha fatto suoi gli errori di Benigno e il suo amore...
Insomma, Parla con Lei finisce sul più bello e dove doveva finire. Con ambiguità, come tutto il percorso di Almodovar che qui, lo ammetto, mi ha fatto pensare e non poco. E Cuccuruccuccu di Veloso è un momento di cinema dilaniante, eppur tu non sai perché...