Alpagueur 7½ / 10 20/10/2020 18:40:04 » Rispondi Questo film, molto commovente, del regista spagnolo Pedro Almodóvar, è incentrato su due uomini; Benigno Martín e Marco Zuluaga. Si incontrano per la prima volta quando sono seduti uno accanto all'altro in un teatro; non si scambiano una parola ma Benigno nota la reazione emotiva di Marco al pezzo. Vediamo poi come Benigno lavora in una clinica dove si prende cura di Alicia, una ballerina, che è in coma da quattro anni. Nel frattempo Marco, un giornalista, sta cercando di assicurarsi un'intervista con Lydia, una torera. Diventano amici ma poi viene incornata nell'arena e finisce in coma; A Marco viene detto che non c'è quasi nessuna possibilità che si riprenda. Mentre la visita, incontra Benigno in clinica. Incoraggia Marco a parlare con Lydia ma non vede il punto. Negli eventi che seguono scopriamo segreti e gli eventi prendono una svolta sinistra mentre apprendiamo di più su uno degli uomini. Come ci si aspetterebbe da Almodóvar, questo film parla più di personaggi che di eventi. Gli eventi che vediamo sono lì per far avanzare lo sviluppo della storia e riunire i due uomini. I due personaggi principali sono interessanti con Javier Cámara e Darío Grandinetti che impressionano rispettivamente Benigno e Marco. Nel corso del film i personaggi si evolvono in modi che non ci si potrebbe aspettare, poiché ci accorgiamo pian piano che quello che a prima vista sembra essere un tenero e innocente amore si trasforma in un'ossessione davvero pericolosa. Questo è tanto più inquietante poiché inizialmente siamo incoraggiati ad apprezzare il personaggio. Il film è girato in modo molto semplice e naturale, ma bisogna ammettere che nel film c'è del materiale che potrebbe turbare alcuni spettatori...in particolare le scene di corrida e un film all'interno del film che include una scena di un "uomo in miniatura" che si arrampica e poi entra nel corpo nudo di una donna (tutto finto, si nota). In generale, lo consiglierei ai fan degli altri film di Almodóvar, ma non è un film per tutti.
Una volta che Benigno sarà arrestato, dopo aver messo incinta Alicia, in un colloquio attraverso il vetro dirà a Marco di trovarsi abbastanza bene in carcere, lavorando in infermeria...e qui il primo grosso punto interrogativo: sapendo i suoi trascorsi, la prima cosa da fare sarebbe stata quella di evitare assolutamente che potesse farsi una bella scorta di barbiturici al reparto medicinali per suicidarsi. E se non dovevano pensarci i medici, avrebbe dovuto pensarci Marco.. ma come quello ti dice che lavora in infermeria e tu non pensi di avvertire le guardie e i dottori di tenerlo sotto controllo? Era assolutamente un individuo a rischio suicidio, dopo ciò che aveva fatto. Poi non bastasse, su consiglio dell'avvocato, Marco gli ha mentito...dicendo che Alicia era ancora in coma, togliendogli così la sua unica speranza. Benigno avrebbe voluto che il parto fosse andato bene. Marco gli avrebbe dovuto dire la verità. Con tutto quello che è successo, alla fine è stato davvero lui (povero disgraziato) a farla risvegliare dal coma, con le sue attenzioni e le sue parole. Una storia davvero toccante.