strange_river 8 / 10 16/07/2010 00:26:07 » Rispondi Idealmente 2046 è la continuazione del meraviglioso In the mood for love, ma sono parecchie le differenze che contrastano con la finissima essenzialità del primo ed è difficile non fare confronti. Per molti versi è sicuramente più ricco e in un certo senso anche più profondo del precedente esibendo una complessità anche difficile da cogliere appieno, in parte a causa di un'eccessiva dilatazione dei tempi. La ricchezza sta nelle invenzioni stilistiche, sempre sostenute da scelte musicali eccellenti, che trasportano in luoghi e tempi diversi da quello del presente, nella ricercatezza, talvolta un po' eccessiva. nel rappresentare quel luogo/treno lanciato verso l''immaginifico 2046, idea altamente suggestiva di punto leggendario in cui si ritrovano i ricordi perduti e dove niente cambia mai. La profondità sta nei cambiamenti sopraggiunti nel protagonista, non più univocamente votato ad una relazione, ma in balia di sentimenti che gli si presentano imprevedibilmente e che egli rappresenta nei personaggi dei suoi romanzi. Forse la maturità reca con sè il gran svantaggio di rendere tutto più complicato, i ricordi appesantiscono il presente e riducono le possibilità e Chow, qui scrittore e seduttore, mentre spezza cuori femminili con imperturbabile freddezza, insegue ancora il ricordo di quell'amore che sembra rendere perdente ogni suo incontro. 2046, stanza d'albergo e romanzo e termine di un viaggio: la verità è che non si può tornare indietro. Un'amarezza difficile da scuotersi di dosso.