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AMORES PERROS regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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Ciumi     8½ / 10  29/06/2011 13:31:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tre storie s'intersecano o, meglio, vengono a scontrarsi in un punto determinante - che conclude la prima, dà inizio alla seconda, e una svolta all'ultima. Molto diverse per stile, ora dinamico e realistico, ora grottesco e statico, ora profondo e crudo, le accomuna non soltanto l'incidente, uno degli incidenti, ma la riflessione di fondo, che Inarritu circoscrive all'uomo e al suo sistema sociale: di contro, pone l'innocenza estranea delle bestie, dei cani.
Nessuna sicurezza nella città del Messico, e tutto va giù, pessimisticamente, chi era alle stelle scende, chi nel fango sprofonda: è il tuo cane in un buco, sotto il pavimento della tua casa dalle solide mura, avendo scoperto tubature e topi a pochi centimetri di distanza; è il tuo cane assassino; sono i tuoi cani sbranati.
Una speranza? Come l'incontro (ultimo?) a un funerale, l'abbraccio disperato al cagnetto salvato (esso solamente?), o una fessura, di città bianca che sorge, sopra un deserto screpolato di terra arsa, verso dove un killer e il suo cane nero s'avviano (un miraggio?).