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AMORES PERROS regia di Alejandro Gonzalez Inarritu

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Invia una mail all'autore del commento Enzo001     9 / 10  30/03/2008 18:39:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amore Perros: La spirale del dolore secondo Inarritu.

Un incidente stradale: tre drammi che si toccano, un nodo che si intreccia per poi sciogliersi nuovamente, un unico comune denominatore.
Una ragnatela di storie e personaggi, elemento catalizzatore la figura dei cani.
Due mondi separati, che corrono su binari paralleli: da un lato i "padroni", gli uomini, capaci di tutto: di amare, di tradire, di redimersi, vittime della loro stessa società; dall'altro loro, i cani, i nostri "migliori amici", dolci, fedeli, poi improvvisamente violenti, anch'essi vittime, vittime di scelte sbagliate.
Un mondo, quello degli animali, come metafora e proiezione dell'altro, quello freddo e spietato dell'uomo.
Ritchie, emblema del decadimento fisico-psicologico di Valeria, nonchè simbolo di un amore fragile e sempre più vicino alla rottura.
Cofi, figura chiave dell'intera vicenda, utilizzata per mettere in relazione idee e personaggi (esempio: parallelismo Octavio-El Chivo, entrambi profondamente delusi della propria vita ed entrambi vittime di amori "sbagliati" o non corrisposti).
Eccoli i veri protagonisti di "Amores Perros", le cui vicende, all'apparenza banali e prive di significato, sono il vero elemento catalizzatore del mosaico creato da Inarritu, che altrimenti non avrebbe avuto ragione di esistere.