martina74 9 / 10 14/01/2008 16:45:24 » Rispondi "Octavio e Susana"... l'amore sbagliato, quello di Octavio per la moglie di suo fratello, quello per il cane che diventa una creatura assassina. Caino e Abele si scambiano i ruoli divenendo figure violente, senza salvezza, che trasformano in catastrofe le vite proprie e altrui. "Daniel e Valeria"... ovvero come la discesa dal piedistallo della perfezione può provocare la cancrena fisica e spirituale. Un episodio che sembra la rappresentazione filmica della frase chiave "se fossimo intervenuti prima...". Iconico. Il cagnetto che cade nel buco del pavimento è la metafora dell'amore che si spegne, della vita che diventa oblio quando la bellezza viene sfregiata. "El chivo e Maru"... ancora Caino e Abele, ancora l'odio tra fratelli che fa mutare la prospettiva del vecchio terrorista, barbone assassino per arrotondare. Il cane di Octavio torna in scena uccidendo i suoi "fratelli" e provoca una presa di coscienza nell'anziano killer, che impara il significato del perdono e della redenzione.
Tre storie che esplodono da un incidente, seminando i propri frammenti nelle persone che travolgono, nei cani che rappresentano una sorta di specchio dei sentimenti umani. Il primo episodio della "trilogia del dolore" di Inarritu è anche il più toccante, sincero e "sporco", sfiorando il capolavoro.