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DILLINGER E' MORTO regia di Marco Ferreri

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Lucignolo90     9½ / 10  13/04/2013 04:20:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dillinger é morto a prima vista sembrerebbe essere un nonsense di 1 ora e mezza se ci limitassimo a descrivere scena per scena gli avvenimenti del film ma che in realtá analiticamente parlando é un capolavoro nichilista di Marco Ferreri, il precedente film che abbiamo visto é solo ottimo in confronto a questo che prende altre derive e dove finalmente sembra esserci tutto Ferreri.

É la presa di coscienza da parte di un borghese della totale superfluitá del mondo apparentemente curato dove vive. Il capitalismo che ha reso mano a mano importanti persino nelle case proletarie il bel soprammobile o il quadro d'autore.
Un mondo effimero all' interno del quale il casuale ritrovamento di una vecchia rivoltella, un oggetto indubitabilmente fuori contesto, assume nella mente di Glauco la presa di coscienza dell'insensatezza delle cose, della sua progressiva mercificazione che oramai sembra inglobarlo nel suo appartamento come oggetto quasi inanimato. Un pó come la moglie, quasi una figura inerte nel film.

Non gli resta quindi unica via se non quella di fuggire da questa situazione opprimente, troncare bruscamente il legame piú stretto che ha e cambiare contesto sociale.

Il finale befferdo peró ci fá riflettere sul fatto che oramai é impossibile sfuggirne e su quale poteva essere la vera e estrema via di fuga per il personaggio interpretato dall'ottimo Piccoli: cioé quello del suicidio, gesto che invece aveva solo simulato davanti a uno specchio.

Sicuramente un film di un'originalitá generalmente sconoscita nel cinema italiano.