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ANGEL HEART - ASCENSORE PER L'INFERNO regia di Alan Parker

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JOKER1926     6½ / 10  24/03/2012 03:00:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Angel Heart" è un film di un regista di qualità, Alan Parker, padre anche di altri buonissimi lavori, esempi? Vedete "Fuga di mezzanotte" e "La vita di David Gale".
Siamo nel 1987, "Angel Heart" inizia a prender vita dalle personalità di Mickey Rourke e del munifico Robert de Niro. Il primo attore comunque sarà, in definitiva, la vera sorpresa, insomma Rourke offre una prova di ampia consistenza.
Oltre ai grandi attori e alle loro buonissime prove, nel lavoro tecnico, traspaiono varie cose positive. In questo Noir targato Parker compaiono atmosfere dark allegate a scenografie in perfetto stile Thriller metropolitano nel quale fra i vari scenari cittadini vien fuori un enigma e un ermetismo totale.

Se la confezione tecnica è valente possiamo dire che qualche inceppo si verifica invece nella sceneggiatura che, in linea di massima, nonostante le sue inevitabili forzature non disdegna presentando parallelamente una trama molto ambiziosa incentrata su un colpo di scena finale, il disegno non è mica facile da realizzare!
"Angel Heart" dà diverse sensazioni al pubblico, la figura del personaggio di Rourke entra in empatia con lo spettatore, si respira un senso di isolamento e di arcano sicuramente di alto livello cinematografico.
Ciò che effettivamente manca invece è quella chiarezza di narrazione, varie cose non tornano, però la regia cerca di dare ciò che ha e quindi, a conti fatti, qualche risultato viene fuori e gli apprezzamenti trovano abbastanza spazio. A livello di sceneggiatura invece c'è da dire che un attore come de Niro doveva godere di più tempo, la sua entrata in scena in "Angel Heart" è fin troppo ridotta ed estremamente imperscrutabile. Questo ultimo aspetto, però, non rappresenta assolutamente un difetto.
Da queste impostazioni di sceneggiatura e di personaggi e di sviluppo narrativo, a dieci di distanza, prenderà vita un altro film, "L'avvocato del diavolo"…

JOKER1926
outsider  11/04/2012 11:43:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
carissimo, bravo, buon commento, come sempre. l'ho inserito a ruota, mi sono accorto, dopo aver visto il tuo, che questo era uno dei quelli da me visti e non commentati.
a presto
JOKER1926  11/04/2012 13:50:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
come sempre... grazie

JOKER1926
andreapau  13/04/2012 12:12:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo commento mi piace ma vorrei apportare le mie personalissime riflessioni.

1)Rourke a mio avviso non è definibile "sorpresa", almeno non dopo "l'anno del dragone", "motorcycle boy" e "nove settimane e mezzo.

2)Più che dalle "scenografie in stile metropolitano" (che come giustamente sottolinei, ci sono eccome), sono rimasto molto colpito dalle atmosfere rural- lacustri degli stati del sud.
Lo ho trovato un film "sudato", molto sensuale e appiccicoso, sporco e torbido.

3)Concordo in pieno sulle inceppature (per quanto ridotte) in fase di sceneggiatura e narrazione

4)Riguardo De Niro, ho spesso dubitato dell' opportunità del suo cameo (definirei così il suo intervento, piu' che una vera interpretazione), tanto da pensare che non era il caso di scomodare cotanto attore.

5)Il parallelismo con l'avvocato del diavolo lo trovo invece assolutamente improprio, anzi, oso dire che i due film non hanno nulla a che fare uno con l'altro.
Saluti
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  13/04/2012 12:16:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Piccolo OT: a proposito di atmosfere "sudate" (ne sono rimasto rapito anch'io), ti consiglio di vedere "Black snake moan", purtroppo finito da noi direttamente in dvd. Poi fammi sapere che ne pensi.
andreapau  13/04/2012 12:56:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
grazie, ne parleremo quando lo vedro'
JOKER1926  13/04/2012 14:33:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Definisco "sorpresa" Rourke perchè convidive, dopotutto, la scena con un mostro sacro, De Niro. E se la cava alla grande.
Quanto alle scenografie già si va a cadere su un discorso soggettivo, di gusti.
Quanto al tuo ultimo punto credo che qualche parallelismo c'e', o meglio, "L'avvocato del diavolo" prende robusti spunti strutturali dal primo, ovviamente poi ogni regista, ogni film presenta un qualcosa di diverso. Altrimenti parleremo di totale omologazione e copia.

JOKER1926
andreapau  13/04/2012 15:16:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non era chiaro vhe la sorpresa fosse relativa alla coabitazione

Sulle scenografie e ambientazioni non c'è soggettività o primato..una situazione non esclude l'altra.

Sul tuo ultimo punto permane il mio disaccordo perchè gli spunti per avvalersi della collaborazione demoniaca sono molto differenti.
JOKER1926  13/04/2012 15:47:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film e' pure, ovviamente, sensazioni, percezione, sesto senso...
Io noto similitudini (pure concettuali), l'icona del diavolo (Al Pacino/De Niro) è stagnante e marchiante.

JOKER1926
JOKER1926  13/04/2012 15:48:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oltre alle altre cose...

JOKER1926
Supercecco  22/07/2013 16:10:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa ma hai 87 anni?

SUPERCECCO
andreapau  14/04/2012 00:34:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sensazioni, percezione, sesto senso..
esattamente, volevo suggerire le mie
JOKER1926  14/04/2012 03:32:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai fatto bene.


JOKER1926
andreapau  14/04/2012 10:24:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie.
Sei spigoloso ma competente, mi piace il tuo modo di parlare di cinema.
JOKER1926  14/04/2012 13:00:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi fa piacere!


JOKER1926