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UNA NOTTE ALL'OPERA regia di Sam Wood

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hghgg     8½ / 10  17/07/2015 13:01:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei più celebri e giustamente celebrati lavori dei Fratelli Marx diretto da Sam Wood ma completamente asservito al genio comico dei fratelli qui per la prima volta in trio (forse, sebbene il mio preferito resti "La guerra lampo", la formula più efficace).

Una trama banale e esile esile come pretesto per il fiume di gag spesso surreali e assolutamente irresistibili messe in scena dai fratelli.

Il Genio comico, quello con la G maiuscola è tutto di Groucho (appunto, la G), straordinario protagonista e probabilmente miglior attore comico (e sottolineo Attore) di sempre secondo i miei gusti (Chaplin e Keaton sono due discorsi a parte, più completi, più "totali", soprattutto Chaplin).

Groucho Marx, il diavolo onnipresente, surreale, sardonico, sarcastico, scorretto, abrasivo, dissacrante, velenoso, cattivissimo e irresistibilmente divertente, ci sono delle scene in cui rischia di farti soffocare. Con quella sua parlantina e quella presenza scenica diventata da tempo iconica e indelebile (in Italia ci si è messo anche Sclavi a tenere acceso il braciere della fama di Groucho).

Poi l'estro mimico di Harpo anche lui irriverente, scorretto, in possesso di una genialità espressiva innegabile.

E infine Chico, apparentemente un po' meno appariscente ma comico completo capace di affiancare i fratelli in duetti devastanti sia mimicamente e verbalmente.

Così, affiancati da spalle perfette in primis la fedelissima Margaret Dumont, vittima preferita dell'ironia tagliente di Groucho, i tre fratelli mettono in scena una marea di sequenze irresistibili.

La straordinaria scena della lettura del contratto tra Groucho e Chico è giustamente pluricitata ed è d'obbligo applaudire ancora alla strabiliante scena della minuscola cabina di Groucho riempita fino all'orlo di personaggi con prevedibile finale (il tutto accompagnato da gag mimiche-corporali e dall'ironia devastante del baffuto fratello).

Ma vogliamo parlare dell'ispettore che va a parlare con Groucho e tenta di trovare gli altri che continuano a nascondersi ? I letti che "spariscono" e "ricompaiono" nell'altra stanza ? E del finale di questa gag ? Immensi.

Ma anche soltanto certe uscite istantanee di Groucho sono meravigliose (Groucho Marx è sempre da 10 sono i film che nel complesso non sono sempre dei capolavori irrinunciabili) tipo quando la Dumont, riferendosi ad Harpo e Chico dice "Sono contenta che quei due non siano a bordo" e Groucho "No! Li hanno buttati in mare ?" Il modo in cui è piazzata quella battuta mi fa sempre cappottare.

Ma ci sarebbero tanti altri esempi, per non parlare del finale assolutamente devastante.

Bellissima anche la scena di Chico che suona il pianoforte per non parlare di Harpo che prima fa il càzzone al piano e poi comincia a suonare l'arpa regalandosi una bellissima scena seria e mostrando il suo talento con il suddetto strumento da cui ha preso il nome d'arte.

No vabè che altro dire, diretti da Wood e sotto l'ala protettrice di Irving Thalberg (e con una sceneggiatura che vedeva tra gli autori anche Buster Keaton) Groucho, Harpo e Chico hanno messo in scena uno dei loro indiscutibili capolavori, lascito meraviglioso e indispensabile per tutto il cinema comico e satirico.

Fantastici.