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UNA NOTTE ALL'OPERA regia di Sam Wood

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stratoZ     8 / 10  22/09/2023 13:14:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Dopo l'irraggiungibile "Duck Soup" i Fratelli Marx virano su una pellicola un po' più scanzonata nei significati ma che comunque rimane tra i loro migliori film, il quartetto in questo film diventa un trio, causa l'abbandono di Zeppo, ma rimane comunque in formissima, regalandoci un'opera di indiscusso valore in bilico tra il loro umorismo un po' nonsense e una pungente satira sul mondo dello spettacolo.

Groucho e Chico con la lettura del contratto ci regalano una scena d'antologia, un vortice di giochi di parole misto a demenzialità che trascina lo spettatore in preda alle risate, per poi andare a parare sul dialogo riguardante la paga del cantante e le commissioni degli agenti, trattenute, tasse e roba varia, un'amara quanto divertente satira su un mondo sempre meno dedito all'arte e sempre più invaso dal business. Ma nonostante questo i fratelli amano ancora l'opera e lo dimostrano con altre scene ben più serie, sia diversi episodi di canto quanto degli intermezzi strumentali, quasi a dare una pausa dalla loro raffica di gag in cui Harpo mostra tutti i suoi virtuosismi una volta che si mette a fare sul serio.

Poi c'è la scena della cabina, un mondo a parte, fantastica nel suo caotico nonsense e avanti diversi decenni, penso che qui un grazie da parte di Mel Brooks ma anche gente come Zucker-Abrams e compagnia bella ci starebbe tutto.
Questa scena in combinazione con quello che avverrà poco dopo alla fine del viaggio con i fratelli che si sostituiscono ai celebri avieri in una dissacrante parodia della premiazione le ho viste come una forte satira all'estrema apparenza borghese e al consumismo più sfrenato, fatto di servizi ridondanti e discorsi velleitari.

Si arriva ad un finale fantastico, in cui l'opera perde tutto il suo valore più osannato fatto ormai di celebrità e un tossico star system e si trasforma in una giungla con Harpo in prima linea a combinare disastri.

Night at the opera, da cui i Queen hanno nominato uno dei loro album più celebri - che tra l'altro stilisticamente potrebbe avere tante cose in comune con questo film - è ancora una volta un capitolo riuscito della filmografia dei fratelli Marx, è l'opera in cui approfondiscono definitivamente il loro discorso metaspettacolare e allo stesso tempo una dichiarazione d'amore verso di esso, consapevoli dei pregi e dei difetti - questi un po' più sottolineati - che l'ambiente si porta dietro.