GianniArshavin 7 / 10 30/06/2014 22:41:20 » Rispondi Altro storico lavoro di Mario Bava , caposaldo dell'horror italiano e non solo. Con "Reazione a catena" il regista sanremese inaugurò il filone slasher , fino a quel periodo un sottogenere poco considerato o addirittura inesistente. Questa pellicola del 1971 risulta innovativa ancora ora , grazie ad una violenza efferata ed eccessiva addirittura per noi spettatori "moderni" e ad una struttura atipica , dove un gruppo di personaggi non verranno braccati da un solo omicida ma si ammazzeranno a vicenda per via del loro egoismo. Tutta la storia ruota intorno all'eredità di una baia posta in mezzo al verde , un tesoro che fa gola a molti e che spingerà tutti i protagonisti in gioco a commettere atti indicibili. La critica del regista in "Reazione a catena" è più incisiva di quanto possa sembrare , un j'accuse rivolto alla grettezza e al viscidume umano inedito per il genere. Tecnicamente siamo su buoni livelli , fra effetti di qualità e una regia ispirata , mentre non ho apprezzato ne la colonna sonora ne il montaggio. La sceneggiatura , per quanto potente e originale , soffre di alcune lungaggini di troppo e in qualche passaggio la trama appare poco chiara. Male del tutto invece il finale , eccessivamente grottesco sebbene un significato dietro a questo gesto apparentemente incomprensibile è possibile trovarlo. Quindi in sintesi nonostante i difetti "Reazione a catena" è un film che si è ritagliato meritatamente un posto nella storia , un'opera avanguardista ed anticipatrice da vedere assolutamente.