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CINQUE BAMBOLE PER LA LUNA D'AGOSTO regia di Mario Bava

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Alpagueur     4½ / 10  18/12/2020 19:47:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nonostante sia un 'fan' di Mario Bava e abbia adorato alcuni suoi altri film come "Operazione paura", "I tre volti della paura", "Sei donne per l'assassino", "Shock" e "Reazione a catena"', non posso dire che questo mi sia piaciuto altrettanto...l'ho trovato abbastanza docile e molto deludente e tende a zoppicare di scena in scena senza troppi pensieri o logica, anche lo stesso Bava ha detto che questo era il suo film meno preferito e considerando che non aveva alcun controllo creativo su questo progetto, è stata una sorpresa che non fosse deragliato verso un disastro totale. La trama è incentrata sul ricco uomo d'affari George Stark che raduna un gruppo di amici nel suo rifugio su un'isola deserta di una non ben precisata località, sperando di ottenere una formula segreta da uno degli ospiti che sembra essere uno scienziato per il proprio guadagno, ma presto le cose prendono una brutta piega. quando le persone iniziano a morire in vero stile 'whodunit'. Ovviamente questo plot prende ispirazione dai famosi dieci piccoli indiani di "...E poi non ne rimase nessuno" di Agatha Christie, aggiungendo solo più sesso e follia al procedimento, oltre a mescolare il mistero dei romanzi e gli elementi di suspense al mix. Ma niente di tutto questo sembra combaciare bene in questo e l'intera cosa non sembra scorrere molto bene. Per un momento la storia si concentra sull'identità del killer misterioso, che poi viene lasciato indietro quando si concentra sui vari salti di letto e sui rapporti tra gli ospiti, o sulla guerra di offerte per la formula segreta che improvvisamente tutti vogliono. Quindi la decisione di non mostrare nessuna delle scene di morte (troppi delitti 'fuori campo') non è stata un'idea troppo riuscita, perché alcune morti stravaganti avrebbero potuto salvare qualcosa da questo pasticcio, ma purtroppo non era previsto e l'intera cosa sembra semplicemente troppo sfocata, con battute scritte male e di nessun impatto ('il primo tentativo di cameriere surgelato' dice Jack a un certo punto mentre appendono Jacques nella cella frigorifera hahaha). Anche se ci sono alcuni piccoli aspetti positivi in tutto questo, come lo stile visivo di Bava che dal punto di vista tecnico è sempre eccezionale, o lo spostare la fotocamera con tale grazia e fluidità, consentendo riprese lunghe e languide che improvvisamente esplodono in una frenesia di movimenti della fotocamera. L'elemento mistero funziona davvero in una certa misura, poiché la svolta alla fine è stata divertente e non si vedeva arrivare. Inoltre è stato bello vedere la dea italo/francese Edwige Fenech al suo debutto, ma non le è stato dato nulla da fare e nemmeno lei è riuscita a salvare questa baraonda. Anche la musica di Piero Umiliani (con la famosa canzone 'Ti risveglierai con me' cantata dal gruppo prog-rock 'Il balletto di bronzo') non si adatta quasi mai alle scene in cui è suonata e la solita grande regia di Bava è spesso fuori posto (il film è ambientato alla luce del sole, con quasi tutti i delitti che avvengono fuori campo come detto sopra, laddove Bava è al suo meglio nelle riprese all'ombra o al buio). Lo stesso titolo è un po' vago e non connesso ad alcuna scena importante (se mai ce ne fosse una, a parte forse quella intorno al 13' del secondo tempo dove si vedono tutte quelle palle trasparenti di plastica/vetro rotolare giù per le scale, che mi hanno ricordato un po' Suspiria). Quindi, tutto sommato, non lo consiglierei davvero a meno che non siate fan dei thriller italiani o di Mario Bava, ma per il resto è la solita ordinaria carneficina condita da mistero e omicidi, il perfetto esempio di sopraffazione dello stile sulla sostanza.

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