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OPERAZIONE PAURA regia di Mario Bava

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JOKER1926     7 / 10  08/07/2009 23:59:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un allarmante urlo spacca il silenzio della notte, una giovane ragazza si imbatte con la Morte… E' il roboante inizio di una memorabile pellicola di Mario Bava: "Operazione Paura".

Dunque già dal curioso titolo si percepisce (con estrema facilità) il disegno della regia, ovvero Bava si pone un obbiettivo, bisogna sorprendere ed impaurire l'animo del pubblico, insomma questa "operazione" può (grosso modo) ritenersi conclusa con successo; ovviamente nel recensire, nel valutare tale lavoro del lontanissimo 1966 bisogna tracciare linee di pensiero abbastanza "relative", insomma questo prodotto mezzo secolo fa era l'apoteosi della paura, oggigiorno "Operazione paura" perde ovviamente quella cospicua dose di tensione del tempo riducendosi (sotto quasi tutti gli aspetti) ad un prodotto grazioso con un' abbondante razione di fascino.

"Operazione paura" presenta degli importantissimi pregi, Bava regala infatti al suo pubblico una fotografia bellissima intrisa in magnifiche (e inquietanti) ambientazioni ricolme di oggetti suggestivi (da notare il quadro della bambina Melissa e le bambole davvero agghiaccianti), si respira, per tutta la durata del film, quella bellissima atmosfera di oscurità.

Mario Bava riesce quindi a strabiliare sul piano tecnico, la scena iniziale (per esempio) ove il medico entra nella locanda accompagnato dagli sguardi di diffidenza e di superstizione degli abitanti (il tutto "ricamato" da musiche ottime) è da manuale con un Bava che stupefa con la camera da presa con inquadrature davvero bellissime.
Bava (come accennato ) introduce nella sua pellicola delle musiche davvero curati e sotto alcuni aspetti caratteristiche, insomma sul piano tecnico tutto è impeccabile; purtroppo (riguardo il contenuto) nascono delle robuste perplessità, in pratica la sceneggiatura è un po' banale con episodi (a volte) terribilmente forzati che scadono (indubbiamente) nella mediocrità; esempio di tale mediocrità è rappresentato dalla vecchia della villa, questa icona risulta essere troppo "pittoresca", isolata in modo solenne dal resto del mondo e cimentata nella sua "dimora" fra armonia e mistero risulta essere un personaggio (magari affascinante) ma fin troppo banale e grottesco.
Seppur la sceneggiatura (grosso modo) non è perfetta riserva al pubblico alcuni passaggi davvero buoni, ad esempio la "trasposizione" di anima (fra madre e figlia) non può non esaltare.
Il finale de "Operazione paura" è troppo sbrigativo ma in linea di massima accettabile; da segnalare, infine, l'icona di Melissa che, indubbiamente, con il tempo sarà fonte di totale spunto per altri registi, in pratica queste idee coraggiose, audaci di Bava saranno "addomesticate" e senza dubbio perfezionate con il tempo; "Operazione paura" resta un validissimo prodotto cinematografico, tantissimi pregi e qualche pecca (come il ritmo sostanzialmente basso e la storia a tratti troppo romanzata) il film non perde colpi e fra piccoli colpi di genio ed atmosfere "spettrali" guida lo spettatore al capolinea di un bel viaggio in una fredda località colma di "scaramanzia" e di tanto mistero…