scantia 8 / 10 03/06/2013 03:14:33 » Rispondi Quando gli indizi di colpevolezza, al pari degli indizi di innocenza, sono affrettati, improvvisati, dettati da risentimenti personali, emerge tutta l'assurdità di affidare una vita umana ad un simile sistema giudicante. Dodici Uomini Arrabbiati (con la traduzione italiana in parte si perde questa interpretazione dei fatti) è probabilmente il più efficace manifesto cinematografico contro la pena di morte, grazie soprattutto al meccanismo con il quale Lumet sviluppa la materia. Il tema si fa strada lentamente attraverso un processo deduttivo assolutamente estraneo da ogni retorica narrativa o approccio emotivo che l'argomento potrebbe facilmente suscitare. Come se non bastasse, tecnicamente tutto è realizzato in una stanza occupata per la maggior parte da un ingombrante tavolo, un ora e mezza di dialoghi serrati ripresi in un ambiente angusto con movimenti di camera impercettibili ma incredibilmente efficaci per garantire un ritmo elevato alla narrazione (senza girotondi e controcampi bocca-nuca: guarda e impara Ozpetek!!). CINEMA d'esordio ma già con tutte le lettere maiuscole.