BACKWARD regia di Max Leonida

Goldust     2½ / 10  01/10/2015 15:54:35 » Rispondi
Apprendo con stupore misto a rabbia che questa immondizia di film è stato presentato fuori concorso addirittura a Cannes; sono un pò meno sorpreso dal fatto che l'idea di partenza nasca dall'ex portiere Stefano Tacconi, sulla figura del quale ( e sulla passione per i sigari toscani di Marcello Lippi ) è stato costruito il personaggio dell'allenatore interpretato da Fabio Bonini. Una figura che come il resto del film è di un'ingenuità micidiale con la sua caratterizzazione del coach a metà strada tra l'ex gloria caduta in disgrazia alla ricerca di una seconda chance ed un santone risolutore di casi umani e famigliari. Ma al di là della ridicola rappresentazione - pur centrale nella vicenda - della figura dell'allenatore il film di Leonida non convince ( eufemismo ) su di una serie interminabile di aspetti: dagli attori spaesati alle situazioni assurde, dalle interpretazioni vaneggianti alle musiche invadenti ( che quando non partono a sproposito vanno a sovrapporsi ai dialoghi, impedendone la comprensione ) tutto sembra una grande sagra del pressappoco. Di calcio poi, quello inteso come sport, ce n'è poco o nulla e come livello di credibilità restiamo in media con quanto detto sopra ( ad esempio, non dico di filmare dei fenomeni che si allenano ma almeno mettere in fila un paio di persone minimamente coordinate, così che insieme possano sembrare una squadra, non mi sembrava un'impresa così titanica ). Non infierisco volutamente sulla cagneria di un cast composto perlopiù da ex tronisti, ex gieffini ed ex starlette televisive. Mi dispiace però per la Ingerman, donna magnifica oggi più di ieri ma che come attrice non è considerabile e per la presenza di due professionisti seri come Tony Sperandeo e Ugo Conti, costretti dalla delirante sceneggiatura a fare le macchiette.
Ho rispetto per tutte le opinioni degli utenti, e quindi anche di quelli che mi hanno preceduto, ma questo film è di una bruttezza rara, da vedere solo se si ha sprezzo del ridicolo.