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TOTO' CHE VISSE DUE VOLTE regia di Daniele Ciprì, Franco Maresco

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fidelio.78     5 / 10  02/01/2007 12:32:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film cinico? Secondo me solo furbo. Pasolini? Bunuel? Lontani anni luce (anche se a me Pasolini non è mai piaciuto moltissimo).
Provocatorio? Forse. Blasfemo? Si, ma chi se ne frega.... Se si vuole fare una crociata contro la religione cattolica la si faccia pure, ma ci sono anche modi più intelligenti. E' facile essere blasfemi come fanno Ciprì e Maresco, basta scrivere cose del tipo "Il vibratore di Padre Pio, fa miracoli anche con le frigide" . E allora? C'è il gusto sottile di andare controcorrente, di mandare fan**** i preti, di lottare contro la censura "cattolica"... ma a me che non interessa niente di ciò che dice il Vaticano, il film è sembrato proprio una grandissima ******. Concordo con chi dice che la libertà di espressione vada tutelata e disapprovo la censura e i picchetti davanti al cinema, ma la mia critica a questo film deriva proprio dalla sua struttura filmica. Il livello tecnico è elevato, ma il film in se si regge solo sulla provocazione (futile) e sull'esagerazione che dopo un pò stanca. Può piacere a chi segretamente brama la distruzione della chiesa di Roma, può infastidire chi invece crede in quella istituzione, ma risulta innocuo e anche un pò palloso a chi invece non odia e non ama i preti.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  02/01/2007 13:28:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ooooooooohhhhhhh...
Anche se in effetti il tuo commento controcorrente in un certo senso è in linea con l'andare controcorrente di ciprì e maresco, quindi è ok.
fidelio.78  02/01/2007 18:16:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
:) :) :)