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M, IL MOSTRO DI DUSSELDORF regia di Fritz Lang

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jack_torrence     9 / 10  22/09/2010 15:09:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La padronanza del mezzo, l'espressività dello stile e la pregnanza della tematica sono indiscutibili.
Ma la prima cosa che colpisce, quando un film ha 80 anni, è quando sembra attuale. Fatta la tara - ovviamente - al progresso tecnologico del mezzo, si resta ammirati dalla assenza di "età" nella capacità di narrare, nei tempi della narrazione e nella capacità di coinvolgere lo spettatore (a prescindere dall'epoca e dalla latitudine), nell'universalità dei caratteri rappresentati, e delle emozioni che vengono smosse.
Sono le caratteristiche dei classici.

Una menzione particolare per il ribaltamento dei luoghi comuni sulla criminalità, sulla dissociazione esplicita fra crimine come (spesso) emarginazione sociale, e immoralità che (spesso) si nasconde ai piani alti.
Semplice, oggi: eppure mai davvero accettato, questo messaggio, che è tuttora sempre socialmente scomodo. E quindi, anche a questo proposito, il film è universale.
Applausi.