Ødiø Pµrø 4½ / 10 29/03/2015 14:12:50 » Rispondi Leggendo quel (fortunatamente poco) che di positivo è stato detto su questa roba c'è obiettivamente da mettersi le mani nei capelli per alcune cose. Certe prescindono proprio dalle opinioni, e nominare quel capolavoro di Lumet di un cinquantennio fa credo sia la summa.
Io stravedo per questo tipo di tema: il soggetto mi appassiona sempre a prescindere delle volte in cui possa essere messo in campo; ma puntualmente me lo devono ridicolizzare. Qui, mentre il copione non arriva ad essere discreto ma perlomeno non fa schifo, tutto il resto invece lo fa: direzione di una mediocrità disarmante, interpreti del tutto fuori parte (Sabrina dopo Vitadastrega è meglio si metta a fare l'assaggiatrice in autogrill), dialoghi cretini, svolgimento a tratti imbarazzante. È incredibile perché con qualche accorgimento in più sarebbe potuto essere un piacevole prodottino d'intrattenimento senza pretese. E invece no.
L'unica attinenza con La parola ai giurati può essere riferita al titolo originale: 12 Angry Men, in riferimento alla reazione che avrebbe il numero esatto degli appassionati dell'argomento trattato che guarderebbero questo scempio non per errore.