ferzbox 8 / 10 03/05/2013 18:05:12 » Rispondi Gli anni 70 sono gli anni 70,l'atmosfera che avevano alcuni Thriller italiani era unica,tipica di un periodo che non ci sarà mai più. Questo film di Pupi Avati è probabilmente una delle opere più rappresentative di tale genere. Consiglio caldamente di non far troppo caso al livello recitativo di alcuni attori(unica pecca rilevante di questo film) e di concentrarsi pienamente su quello che si dimostra la sceneggiatura. Si sente decisamente l'atmosfera "paesana" della Padania che contribuisce a dare quel tocco realistico al mistero arcano che circonda il protagonista(e grazie a questo riusciamo a perdonare la scarsa qualità recitativa menzionata prima). Si tratta di un Thriller ben congeniato,riesce a farci sentire vicino al protagonista fino alla fine e la conclusione è decisamente agghiacciante. Un gran bel film che dimostra chiaramente che noi Italiani eravamo tra i migliori a realizzare questo genere di pellicole. Consigliato a chi vuole viversi un bel Thriller che gioca le sue carte sull'inquietudine,il realismo e la psiche contorta.
...anche se alcune scene sono un pò ingenue... 1)la mignotta di paese che si da della mignotta da sola(in realtà è una maestra) 2L'attore che interpreta)il suo amico Antonio si vede lontano un miglio che fa finta di avere un esaurimento..troppo esasperato 3)Il nostro Stefano si trasferisce in una casa sperduta e semi abbandonata di un paese a lui sconosciuto con una vecchia che dorme lì?..ma è matto? 4)Sempre il nostro Stefano,una notte torna a casa e sente il registratore acceso con la voce del pittore che circonda la casa..va nella stanza e quando arriva vede una persona che sta seduta sulla poltrona,al buio,ad ascoltare il nastro,si tratta della sua fidanzatina che beata e tranquilla non aveva alcuna paura a star da sola al buio a sentire quella voce inquietante....troppo assurdo..
Va bhè,ciò nonostante il film ha una atmosfera fantastica ed il finale è superbo..