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14 KM regia di Gerardo Olivares

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  10/11/2010 09:57:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
14 come i kilometri che separano le coste del Marocco dalla Spagna ,frazione terminale di un'odissea che si snoda attraverso il continente nero raccontata nell'emozionante pellicola di Gerardo Olivares.
Il deserto del Tenerè e le montagne dell'Atlante,caldo torrido e umidità che penetra fin dentro le ossa,severe escursioni termiche e corpi conseguentemente prostrati dalla fatica e dagli agenti atmosferici,infinite tappe e sofferenze in serie per un itinerario verso un luogo mitizzato e spesso mendace.
Il regista iberico narra di due giovani africani,lei terrorizzata dall'idea di doversi coniugare ad un vecchio pervertito,lui stufo di essere spremuto e impaziente di mettere alla prova il suo talento calcistico in Europa.
Ne esce un ritratto amaro,senza abusi poetici rimpiazzati da un realismo toccante nella credenza,tra lo sprovveduto e l'utopico, di trovare nel vecchio continente il giusto rispetto.Una beffa ancor più drammatica se paragonata al mortificante viaggio di cui questi poveracci si fanno carico. Olivares è incisivo nel riportare una dimensione umana tangibile,evitando di indugiare troppo su squallori fin troppo deducibili, punta l'obiettivo sulla tragica e massacrante migrazione di cui noi europei tendiamo a considerare solo l'atto conclusivo.
Qualche concessione in meno a paesaggi da cartolina e un rapporto più approfondito nei confronti di chi si ingozza come un avvoltoio alle spalle di queste persone sarebbe stato più che azzeccato,anche se il film riesce ugualmente ad entrare nel vivo del problema e ad esporlo in tutta la sua asprezza.
Da tenere a mente ogni qualvolta si archivi con una scrollata di spalle quello che distrattamente contempliamo come "l'ennesimo sbarco di clandestini".