Scanlon 5 / 10 16/04/2019 02:53:07 » Rispondi Praticamente una versione schizofrenica di Lola corre/Sliding Doors, laddove l'aggettivo "schizofrenico" non rappresenta stavolta una notazione positiva.
Oltre che appoggiarsi alla tecnica della reversibilità del racconto, con puntuale "reset" che sembra riscrivere il destino del personaggio principale, Due vite x caso si palesa infine come un film inconsistente; e mi spiego meglio: se già l'idea di base di ricombinare il racconto su due fili narrativi paralleli e opposti è ben lungi dall'essere originale, sono proprio le situazioni che impolpano le due metà a non dare la sensazione di una storia, ma solo di spezzoni che scrutano lo stato psicologico del protagonista, diviso tra la vita da giardiniere e quella da carabiniere. Ma più si prosegue, più non si capisce che tipo di apporto debba dare alla trama questa afasia temporale e il twist nel finale, per quanto non imponderabile, rende ancora più confuso e insensato il film tutto. Vedi spoiler
Ps: dispiace vedere Franek e la Ragonese ridotti a puri personaggi di contorno.
Finale: le due metà parallele del racconto improvvisamente convergono e il protagonista si trova faccia a faccia con l'altra parte di sé e qui davvero si scade nell'assurdo, come se la voglia di stupire a tutti i costi faccia dimenticare a regista e sceneggiatore il concetto di coerenza interna della narrazione rispetto alle parti di cui si compone - e infatti arriva tosto in epilogo un altro bel reset salvifico e cala dunque il sipario. Diciamolo, per quanto bizzarri o inusuali, Lola corre e Sliding Doors si appoggiavano ad una struttura particolare che tuttavia si rispecchiava negli andamenti della storia, dei personaggi fino ad esibire una sua ragion d'essere. In Due vite x caso invece manca proprio questo: il senso, per l'appunto.
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