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THE HUMAN CENTIPEDE regia di Tom Six

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pinhead88     6½ / 10  25/06/2010 16:51:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Piuttosto ridicolo e inverosimile in più punti,ma ci può stare.soprattutto perchè trattasi di un horror freddo e chirurgico di un'originalità senza pari,almeno credo,di cui al giorno d'oggi è davvero difficile trovarne. il Dr. Heiter fa la sua porca figura da cattivone tedesco sadico e perverso,poco convincenti invece gli altri protagonisti.notevole all'inizio,un po' meno nella seconda parte,ma rimane tuttavia un horror dignitoso.

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Noodles_  25/06/2010 17:07:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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pinhead88  25/06/2010 18:06:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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Noodles_  25/06/2010 19:33:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi


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pinhead88  25/06/2010 20:24:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Punto di vista rispettabilissimo altroche,ma io penso che la violenza faccia e farà sempre parte di noi stessi,d'altronde siamo animali anche noi,e solo quando il genere umano si estinguerà la violenza scomparirà con esso.il cinema è comunque un arte che rappresenta,aldilà del fantastico, la storia e il viaggio dell'uomo,le guerre,i problemi sociali,la droga,ecc.quindi perchè non inserirci anche la violenza?
poi sono d'accordissimo con te,le azioni violente non portano mai da nessuna parte,a meno che non siano necessarie,ma come ripeto sarà sempre presente nel corso della nostra esistenza,e di conseguenza il cinema,qualunque esso sia,non potrà che prenderne atto.
Noodles_  25/06/2010 20:44:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si ma io non parlo della violenza nel cinema, parlo di un certo tipo di rappresentazione della violenza, morbosa e resa SPETTACOLO - e di un casino di gente che CERCA questo tipo di spettacolo: è qui che non ti seguo più.

Poi se mai il genere umano evolverà, anche se probabilmente ci estingueremo prima, magari si renderà conto di quanto la violenza sia tutt'altro che attraente, ma questo è un altro discorso...
KOMMANDOARDITI  25/06/2010 23:24:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusami se mi intrometto ma stai facendo un discorso talmente banale e generalizzato che mi da quasi l'impressione che per te il Cinema sia circoscritto solo ad alcuni autori o generi.
Il Cinema che intendo io comprende qualsiasi opera su pellicola (o digitale), dalla più schifosa alla più meritevole, dalla più pacifica alla più violenta.
Il tuo metodo "particolarmente restrittivo ed esclusivista" farebbe restare fuori dalle tue visioni film imprescindibili come SALO', MANIAC, CANNIBAL HOLOCAUST, ARANCIA MECCANICA, PROFONDO ROSSO (ognuno col suo livello qualitativo distintivo, s'intende!).
Un cinefilo deve amarlo in toto il Cinema e , come ho già scritto da un'altra parte : Più si guarda e più si vede lontano.
Personalmente non mi sono mai posto barriere contenutistiche, formali od ideologiche nella scelta delle mie visioni : ho spaziato da Griffith a Metzger, da Bergonzelli a Sokurov, da Rossellini a Luigi Atomico, da King Hu a Bresson......
Mi fa specie che una persona dichiaratamente amante della Settima Arte possa riuscire ad imbastire questi discorsi......rimango scettico ed attendo risposta.
Grazie. ;-)
DarkRareMirko  28/06/2010 05:52:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehy, io la penso come te!!!
Noodles_  28/06/2010 12:50:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L’intromissione è ovviamente benvenuta, ma mi piacerebbe che mi si rispondesse sui concetti che esprimo, e non in modo così superficiale e generico!
Allora, proviamo a “imbastire discorsi” in modo ancora più chiaro e comprensibile.
Io non ho mai detto che il Cinema sia circoscritto solo ad alcuni autori o generi, MAI!
Le uniche barriere che mi pongo nella scelta delle mie visioni dipendono 1) dai gusti e 2) da quello che la mia sensibilità può sopportare.. Esattamente come in qualunque altra delle mie passioni ho dei gusti, non butto giù tutto senza un minimo di criterio selettivo. Amo anche la musica, per esempio, ma proprio perché la amo, perché la “sento”, se vengono i Lunapop a suonare a casa mia, io esco.
Poi c’è anche un discorso di sensibilità: proprio perché amo il Cinema, quando guardo un film, quello che guardo mi entra nel profondo, e la mia sensibilità mi impedisce di far entrare qualunque cosa. Certo questo può anche essere visto come un limite, ammetto che proprio per questo, purtroppo le visioni di alcune grandi opere mi sono precluse, ma non per questo circoscrivo il cinema solo ad alcuni autori o generi: questo è solo un mio “problema” personale, appunto di sensibilità.
Ma quando andiamo a toccare certi generi, ecco che secondo non siamo più nell’ambito soggettivo. Mi riferisco principalmente ai cosi detti shockumentary e, salvo alcune eccezioni, ai torture porn (genere quest’ultimo dove in molti casi la violenza non è al servizio della storia, bensì il contrario, la storia è solo un pretesto per mostrare una persona legata ad una sedia sottoposta alle peggiori efferatezze – del resto il nome che lo identifica, pornografia della tortura, dice tutto…)
Ma mi volete dire dov’è il Cinema nel vedere una testa spiattellata dalle ruote di un camion, “con i bulbi oculari che spuntano dalla materia grigia”?, o nel vedere un uomo sbranato dai leoni? O ancora signore e signori un maiale bruciato vivo? (tutte schifezze lette se non sbaglio tra i commenti dei vari traces of death e compagnia bella).
In nome del mio amore per il Cinema io dovrei accettare queste cose? Ma sono io che chiedo a te com’è possibile che una persona dichiaratamente amante della settima arte possa accettare ‘ste porcate!! Perché non è che tutto quello che passa attraverso un obiettivo è cinema! E rifiutare questa spazzatura è un po’ diverso da quello che tu indichi come metodo "particolarmente restrittivo ed esclusivista" . Tutto ciò INQUINA il cinema, anzi, citando un utente di cui non ricordo, da un commento che pure non ricordo, questo è il cancro del cinema.

E lasciamo stare Kubrick per favore…

Noodles_  28/06/2010 20:49:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho riletto il mio post a freddo e noto che forse sono stato un po' aggressivo.
Se è così mi scuso, poichè ci terrei a mantenere la discussione su toni pacati e amichevoli. :)
KOMMANDOARDITI  29/06/2010 01:48:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tranquillo Nood , i trattamenti cattivi li riservo solo ai "non addetti ai lavori", tu invece dimostri in ciò che scrivi molta intelligenza e spessore.
Le nostre sono due posizioni in netto contrasto, però se mi parli di "sensibilità personale" posso capirti ancora meglio. E' chiaro che a te può dar fastidio assistere a certe scene gratuite e sconsiderate, proprio in virtù di questo tuo trasporto emotivo nell'atto della visione.
Io, al contrario, sono un tipo freddo e distaccato, la paura o l'orrore sono sensazioni che non provo da quando ero piccolo (BEM, IL MOSTRO UMANO....l'unica visione che mai mi abbia terrorizzato in vita mia!!!) e perciò tendo a giudicare i vari film nella maniera più distante e matematica possbile. Osservo interpreti, scenografie, colori, fotografia, movimenti di macchina, effetti speciali; ascolto le musiche , i suoni; annoto rimandi e citazioni ad altre opere; collego stili e modalità registiche....Ecco il mio metodo.
Non mi faccio tanti problemi etici mentre osservo un uomo sbranato da un leone ma inserisco quella scena all'interno della pellicola che sto guardando e ne valuto la consistenza e l'efficacia.
Riguardo la gratuità o meno della violenza, chiunque può interpretarla a modo suo. C'è gente che ha disgusto e schifo nel vedere ciò che accade in SALO' ; c'è anche altra gente che gode invece nel vedere una ragazza torturata e stuprata (senza fare nomi..). Punti di vista , pareri opinabili.

Rispetto comunque la tua particolare sensibilità nei confronti di un certo modo di rappresentare od intendere la violenza al Cinema....ma una cosa non si può nascondere : la violenza è sempre violenza. Si può rappresentare in una maniera o nell'altra ma l'effetto spettacolarizzante non viene mai meno, anche quando dovrebbe invece accadere il contrario (nel caso di registi che la vorrebbero condannare).
D'altronde parliamo di Cinema e tutto quello che c'è dentro e sempre Spettacolo (agli occhi di noi spettatori/complici/carnefici).

Se non l'hai fatto vediti un capolavoro di meta-.cinematografia : L'OCCHIO CHE UCCIDE-PEEPING TOM.
E' li il nocciolo di quanto ti ho scritto.
Spero di risentirti , ciao ;-)
Noodles_  29/06/2010 11:58:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti ringrazio per ciò che scrivi nella tua prima frase.
Visto che il confronto si è assestato su un tenore che mi piace, rispondo ancora.

"Osservo interpreti, scenografie, colori, fotografia, movimenti di macchina, effetti speciali; ascolto le musiche , i suoni; annoto rimandi e citazioni ad altre opere; collego stili e modalità registiche"
Questo è esattamente lo stesso metodo che applico anch'io (possiamo aggiungere magari la goduria quando becchi un caratterista invecchiato, che magari non vedevi da anni, o con un look completamente diverso dal solito, e lo riconosci... bello eh?) come probabilmente la maggior parte degli appassionati di cinema.
L'unica differenza è che purtroppo io non posso permettermi di vedere qualsiasi cosa, come appunto dicevo prima (pensa che ancora adesso provo disagio se penso alla scena dell'home invasion di Henry Pioggia di Sangue, visto più di 20 anni fa, e che vorrei non aver mai visto...)
Ma più che un problema etico è proprio una questione di fastidio, di sensazioni negative che non mi piace provare, e che se posso evito.
E penso che sarai d'accordo con me sul fatto che se uno gode nel vedere una ragazza torturata o stuprata tanto normale non è, indipendentemente da tutto.
E poi certo, la violenza è sempre violenza, e questo tema sicuramente meriterebbe un approfondimento che esula da questa sede, ma se posso accettare che venga utilizzata per esprimere delle tesi (una mutilazione causata da una bomba in un film di guerra, SENZA COMPIACIMENTO, ci può stare), proprio rifiuto e non concepisco la violenza mostrata solo per goderne, come può essere (cosa completamente diversa nel merito) l'atto sessuale nei film porno, tanto per rendere il concetto.

Ho dato un'occhiata alla scheda di Peeping Tom, me lo sto già "procurando"...
pinhead88  25/06/2010 21:18:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
be,se è per questo dovresti boicottare anche lo stile di Tarantino,Miike,ecc..che di certo non sono registini di poco calibro,ma che sono entrati di diritto nel panorama mondiale.
il tipo di violenza morbosa che dici tu non è altro che un evoluzione della violenza stessa,gli esempi più classici arrivano dall'exploitation anni '70,creata solo per shokkare e "divertire" un pubblico ormai stufo delle solite storie.da qui in poi si è arrivati a questi macabri esperimenti,ma poi stiamo sempre parlando di finzione.all'inizio del '900 il bacio reso pubblico era tabù,esisteva gente che pagava per vederlo,negli anni '30 stessa cosa per uno spogliarello,e così via.fino ad arrivare ai giorni nostri con teste mozzate e evirazioni varie.se ci pensi bene,la stessa cosa vale per la musica,l'abbigliamento,ecc..
il progresso esiste per tutto,non solo nella tecnologia.quindi più si va avanti più bisognerebbe preoccuparsi.
Noodles_  28/06/2010 12:49:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ripeto quello che ho detto: non ce l'ho con la violenza nel cinema, ci mancherebbe altro, bensì con un certo tipo di rappresentazione della stessa, della violenza fine a se stessa resa spettacolo (proverò a spiegarmi con alcuni esempi nella risposta a Kommando qui sotto). Tarantino non c'entra nulla con questo. Anzi, è addirittura il contrario: se ci fai caso in Bastardi Senza Gloria quando Roth prende a mazzate in testa l'ufficiale tedesco, il regista ha il BUON GUSTO di riprendere la scena da lontano, senza soffermarsi sui particolari raccapriccianti della stessa (e probabilmente deludendo i fan dei cervelli spiattellati a destra e a sinistra…). Pur essendo Quentin un regista violento, non ricordo una sola scena di splatter estremo, MORBOSO, e fine a se stesso in tutta la sua filmografia (forse l'occhio calpestato della Hannah in Kill Bill, ma è comunque poca cosa). La violenza di Tarantino è ironica, non morbosa. Se mi citi Tarantino dimostri di non aver capito quello che voglio dire.
Poi sul discorso del bacio: L'evoluzione del bacio tabù e dello spogliarello è la pornografia, non la “pornografia della tortura”: due cose, molto diverse, due percorsi che non c'entrano niente l'uno con l'altro. Se per te sono la stessa cosa, non ci troveremo mai d'accordo. Dal bacio e dallo spogliarello non si arriva (o non si DOVREBBE arrivare) a "teste mozzate ed evirazioni varie". Lasciamo poi ovviamente stare musica e abbigliamento...
"Più si va avanti e più bisognerebbe preoccuparsi": infatti, purtroppo è proprio questo il punto.

pinhead88  28/06/2010 15:44:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vabbè il bacio e lo spogliarello era per dire,è chiaro che tutto nascerà molto più tardi con l'exploitation come ho già detto.cmq rispetto il tuo parere,anche se non lo condivido.a me piace vedere fiumi di sangue ed arti amputati,non posso negarlo.i torture porn sono un'altra cosa invece,per gente REALMENTE malata,questi sono solo film.d'altronde preferisco di gran lunga vedere una cosa d questo tipo totalmente finta e scanzonata che non assistere ad un qualsiasi telegiornale.
per il resto:viuuuulenza e male assoluto!!!

Noodles_  28/06/2010 16:22:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
:)
Finta sì, scanzonata mica tanto... non sono neanche riuscito a vedere tutto il trailer!
pinhead88  29/06/2010 02:32:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
no,questo è tutto tranne che scanzonato,però è parecchio angosciante.