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FROZEN (2010) regia di Adam Green

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Marco Iafrate     7 / 10  09/09/2011 16:37:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mentre scorrevano i titoli di coda del film ho fatto questa riflessione: "Se lo avessi visto quando ero adolescente (molti,molti anni fa) probabilmente la cosa che mi avrebbe colpito di più sarebbe stata l'assurdità della situazione", avrei relegato il film in quel genere di fantainvenzioni del regista di turno che per colpire lo spettatore lo trascina nei binari dell'assurdo, in quel limbo ingannatore dove noi, seduti comodamente su una poltrona, veniamo trascinati e lasciati lì, partecipi insieme ai protagonisti di ciò che gli sta accadendo, consapevoli, e tranquillizzati per questo, che "certe cose succedono soltanto nei film".
Ora siamo nel ventunesimo secolo e l'ingenuità che era propria di quegli anni è soltanto un lontano ricordo, oggi con il bombardamento di notizie di cronaca giornaliero sappiamo che queste cose non solo possono accadere (vedi il film "127 ore"), ma può accadere di peggio, la realtà ha spesso superato la fantasia ed i limiti dell'impossibile si sta spostando sempre più verso qualcosa di intollerabile per noi comuni mortali che non ci rassegniamo al fatto che la vita può far veramente male.
E' possibile che gli addetti di una seggiovia non si preoccupino dell'arrivo di TUTTI i passeggeri prima di chiudere l'impianto? E' possibile.
E' possibile che questa cosa accada la domenica sera proprio nel periodo in cui gli impianti aprono solo nel week end? E' possibile.
E' possibile che nel New England ci siano i lupi? E' possibile.
E' possibile che avendo la consapevolezza di morire assiderati (nel Maine l'inverno fa freddino) si tentino anche le soluzioni più disperate per tentare di venirne fuori? E' possibile.
E' possibile che nel mondo civilizzato nonostante circolino miliardi di telefonini tutti i protagonisti di film in cui si vengono a creare queste situazioni ne siano sprovvisti? Qui c'è da fare un discorso a parte. Sono convinto che ormai i registi si siano trovati in una condizione tale da dover rimuovere quest'oggetto salva-persone da tutte le situazioni di emergenza, ne escludono l'esistenza, d' altra parte come dargli torto, ogni volta il tutto si risolverebbe con una telefonata, tempo 10 minuti e tutti a casa al focolare, addio suspense, addio orrore, addio adrenalina, l' alternativa sarebbe ricorrere alla sceneggiata tipo: "Maledizione il telefonino non prende!", guarda caso c'è assenza di segnale, proprio lì, ma se io ho telefonato dalle grotte di Castellana ad un amico sulla vetta dell'Everest!". Risultato: Eliminiamo tassativamente dai thriller e dagli horror i telefonini cellulari.
Opprimente e claustrofobico nonostante il cielo terso pieno di stelle quando scende la notte e l'incerto sole che riscalda (o tenta di farlo) quel lembo di terra quando è giorno, il film, escludendo alcune ingenuità e qualche evitabile banalità, è spietatamente ben fatto, un crescendo di angoscia inaspettato (e adesso come si gestisce tutto un film con tre attori su una seggiovia?), un controllo dei propri mezzi perfetto, nessuna esagerazione, creare tensione senza inutili fiumi di sangue si conferma la scelta giusta, l'orrore lo leggo riflesso negli occhi dei due ragazzi rimasti sopra la seggiovia, quello che sta succedendo al loro compagno, giù, 10 metri più in basso, posso soltanto immaginarlo, i registi degli splatter questo non riescono proprio a capirlo, ciack si gira! Vedo tutto rosso, il film dov'è? Son gusti.
Beefheart  09/09/2011 18:04:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Marco, secondo me, sei giovane dentro! Molto giovane dentro!
Senza offesa, ovviamente ;-)
Marco Iafrate  09/09/2011 19:07:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E chi si offende, soltanto dovresti motivarmi la tua risposta che non l'ho capita!.
Noodles_  09/09/2011 20:44:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"l'orrore lo leggo riflesso negli occhi dei due ragazzi rimasti sopra la seggiovia, quello che sta succedendo al loro compagno, giù, 10 metri più in basso, posso soltanto immaginarlo, i registi degli splatter questo non riescono proprio a capirlo"
APPLAUSI!
Marco Iafrate  09/09/2011 21:48:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
....che accolgo con piacere. Grazie Noodles.
KOMMANDOARDITI  09/09/2011 22:59:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti dirò, non mi ha colpito più di tanto questo filmettino da "suspenserata" tra amici di bevute, ho trovato molto più ansiogeni e terrificanti prodotti come OPEN WATER ed ALIVE-SOPRAVVISSUTI (questo si un vero classico, peraltro ispirato ad una orrenda vicenda realmente accaduta).
Poi, in tutta sincerità, le imbottiture dialogate tra una scena clou e l'altra erano di una pesantezza orchitica davvero irritante. Capisco voler tirare l'elastico di una sceneggiatura cortissima per tutti i 90 minuti ma almeno metterci dentro dei discorsi interessanti e sentiti, non storielline sentimental/lacrimevoli da teen-fiction alla Dawson Creek...

Opinione personale :)
Noodles_  10/09/2011 13:29:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
I dialoghi semplici e banali sono esattamente quelli di 3 ragazzotti "normali", e per quanto mi riguarda hanno contribuito a rendere realistisca la vicenda. Spesso dei dialoghi "perfetti" puzzano di artificioso...
Marco Iafrate  10/09/2011 17:06:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Legittima la tua opinione, stiamo pur sempre parlando di un film rivolto ad un certo pubblico, senza pretese post-dibattito cinefilo, che va apprezzato per quello che è. La pesantezza orchitica è la conseguenza di una scelta coraggiosa: incentrare un film su 3 ragazzi seduti su una seggiovia e cercare di rendere il contesto credibile (da lì, come ha sottolineato Noodles, i dialoghi banali dei ragazzi) forse sarebbe stato ancora più orchitico e fuori luogo andare a scomodare Schopenhauer. Poi anch'io ho accennato a qualche banalità e ingenuità, ma nel complesso l'ho trovato piacevole.
KOMMANDOARDITI  10/09/2011 17:22:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente mi sono espresso male: io non "pretendevo alcun dialogo alla Schopenhauer", mi sarei accontentato del realismo e della sincerità drammatica di OPEN WATER ed ALIVE-SOPRAVVISSUTI.
Che naturalmente torno a consigliare ad entrambi (sempre che vi fidiate dei consigli di un ignorantone impreparato come il sottoscritto).

A presto ;)
Marco Iafrate  10/09/2011 18:33:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi fido di te, tanto che li sto scaricando.
...e non sei per niente un ignorantone impreparato. .



Noodles_  11/09/2011 01:15:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Visti, e apprezzati, entrambi!
Ma ho trovato "drammaticamente sincero" anche questo. :)
KOMMANDOARDITI  27/09/2011 17:50:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Me not, sorry :)
Noodles_  28/09/2011 10:02:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti dirò che si era capito. :)