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I PONTI DI MADISON COUNTY regia di Clint Eastwood

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JOKER1926     8 / 10  21/08/2009 03:24:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Passerà alla storia… E' un dato di fatto, Clint Eastwood è un mago della cinematografia, vero "Jolly" che militando fra Western e rozze ed efficacissime zuffe poliziesche riesce allo stesso tempo a regalare gioielli dottrinali ed emozionanti come "I ponti di madison county".

"I ponti di madison county" presenta una trama interessante e molto passionale, insomma lo spettatore sarà coinvolto in modo integrale nelle due ore di proiezione della pellicola. Il regista (attore allo stesso tempo) riesce a compattare un "groviglio" di episodi e di "piccole cose" che non possono non ammaliare, soddisfare e in fine commuovere il pubblico.

La pellicola del 1995 non presenta praticamente difetti, da segnalare (come ordinariamente avviene con Eastwood) il sontuoso lavoro tecnico incentrato su una fotografia spettacolare che abbraccia scenari stupefacenti nella loro purezza e soprattutto nella loro bellezza (visto che si tratta di zone pulite lontane dal frenetico e sistematico caos delle città); gli attori poi sono eccezionali, da encomiare all'infinito il magistrale Clint che si supera e dona al pubblico una prestazione reale, asciutta, praticamente inappuntabile!
Perfezione tecnica a parte, da celebrare la storia (colma di adrenalina e di drammaticità) che nasce fra due persone in età lievemente "avanzata", quattro giorni trasformano la vita dei due, da perfetti sconosciuti un "innocuo" e improvvisato incontro spalanca loro le strade di un amore violento, intenso, spettacolare, irrefrenabile ma paradossalmente "non fattibile"… amore utopistico…
Robert e Francesca sono due persone opposte (nel senso più assoluto) la prima è un uomo di mondo, consumato dall'esperienza e dalla vita, la seconda (Francesca) è una femmina che vive in un "umile ripostiglio" lontana, solennemente lontana dalla vera vita che si consuma e si esalta in altri posti, in altri scenari remoti…
Il contatto non può non essere fulminante e sconvolgente, trazione fisica a parte i due riescono a vivere una storia d'amore (di pochi giorni) "marchiante" che penetra nella pelle e riecheggia in modo dolce e prepotente.
Verso il finale della pellicola sublime e praticamente indispensabile ai fini del "gioco" amoroso dei due la sequenza (quasi biblica) ove Francesca chiede a Robert di portarla in un altro mondo lontana da tutto e da tutti (ovvero distante dalla famiglia amata e dalla solita "routine" quotidiana intrisa in pesanti lavori domestici e vaghi e indiretti incontri con le persone "provinciali" del luogo), il tutto è perfettamente fotografato dalla regia, il tutto è fuso in scenografie mozzafiato e praticamente "ideali"…

"I ponti di madison county" è l'emblema del Cinema sentimentale (a sfondo drammatico), impossibile ( o quasi) fare di meglio, la semplicità, la classe, l'eleganza della regia supera i canoni della logica e regalano tanta passione.
Passione riscontrata soprattutto nel finale (da repulsioni) con scene apocalittiche che, giostrate magistralmente con la macchina da presa, suggellano strane emozioni nella mente…

"I ponti di madison county" è un film da manuale, Clint Eastwood a livelli spaziali risulta essere grandioso, pellicola a tratti "armoniosamente" lenta e malinconica suggellata in scenari fantastici ma contemporaneamente "circoscritti" ; il film trasmette una miriade di messaggi, ognuno dunque può percepire un significato o meglio una conferma circa l'amore e la passione, tutto reale, pochissima retorica… Applausi Clint…

Vivere per il resto della vita nel ricordo di un qualcosa è sotto alcuni aspetti delirante ma paradossalmente "vitale", momenti magnifici (materialmente fini a se stessi) si espandono, o meglio prendono forma ed anima nella mente; sofferenza… sogno… vita…

Frammenti del passato che condizionano presente e futuro… Ricordi…
Invia una mail all'autore del commento wega  21/08/2009 22:26:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"suggella" il Farinotti (che è comunque bravo) lo usa una volta sola, e alla fine. Questo adesso che pensa che il Cinema sia Clint Eastwood.
LoSpaccone  27/08/2009 18:51:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
gioiello dottrinale?!?
Invia una mail all'autore del commento wega  27/08/2009 19:43:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Traduco io: è un gioiello che indottrina (al?)la Vita.
LoSpaccone  27/08/2009 20:01:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
dove l'hai trovato il dizionario jokerese-italiano italiano-jokerese?
Invia una mail all'autore del commento wega  28/08/2009 12:23:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono frutto di mesi di minuziosi studi autodidattici.
Ciumi  27/08/2009 19:14:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Clint Eastwood a livelli spaziali risulta essere grandioso" non è male, ma forse ci stava di più in "Space cowboys".
Mi dispiace solo che nella versione che ho visto io, sono state tagliate le "scene apocalittiche" del finale, peccato...
Invia una mail all'autore del commento wega  27/08/2009 19:44:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh se anche "Persona" è un film apocalittico.
LoSpaccone  27/08/2009 19:53:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciumi, non c'è niente di più apocalittico dei commenti di Joker, leggili...
LoSpaccone  27/08/2009 19:57:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
apocalittico per l'accademia della crusca e per la lingua italiana intendo...
Ciumi  27/08/2009 20:29:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, ricordo di averne letto qualcuno. Ma credo che "La passione di Giovanna D'Arco" sia il suo capolavoro. Lì il finale era in parte da salvare perché "molto movimentato" (????)