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GLI SPIETATI regia di Clint Eastwood

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david briar     8 / 10  04/02/2014 14:05:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film in cui Eastwood riflette più su se stesso e sulla sua figura nel cinema,nel genere che l'ha reso leggendario.

"Gli spietati" è un western crepuscolare che ridimensiona i miti del genere,presentandoci personaggi vigliacchi,crudeli,spesso gratuitamente.Nessun eroe,nessuna divisione fra buoni e cattivi,tutti si macchiano di azioni riprovevoli.In questo,è interessante notare come il personaggio dello sceriffo usi la sua autorità per sfogare i suoi istinti in tutta tranquillità,facendoli passare per rispetto per la legge,giungendo anche a soluzioni disgustose e prive di ogni dignità.
Gene Hackman è bravissimo nel rappresentare la sua cattiveria mascherata da giustizia che i paesani di Big Wiskey temono.Freeman e Eastwood offrono interpretazioni di valore,in particolare Clint regge bene i cambiamenti del personaggio ed è semplicemente immenso nella scena finale,da storia del cinema.
La sua regia è molto classica e malinconica,aiutata dalla fotografia,mostra un contrasto evidente fra l'affascinante bellezza dei paesaggi e gli squallidi protagonisti.Gli unici difetti sono nella sceneggiatura,che ha qualche dialogo un po' ovvio e banale,ma in genere è su buoni livelli,con alcuni caratteri tratteggiati anche con un solo dialogo importante.

"Gli spietati" è un'operazione che riflette nostalgicamente su un cinema che ormai è irrimediabilmente cambiato.Un film sempre attuale,che rimane impresso,soprattutto dopo la visione,come sa fare spesso questo cineasta americano.Un cinema che rimane negli anni e invecchia sempre meglio,come i vini migliori..