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GLI SPIETATI regia di Clint Eastwood

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BlackNight90     9 / 10  27/06/2010 20:51:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi piace pensare che questo sia uno dei film più sentiti e personali di Clint, il suo C'era una volta il west, il crepuscolo dei miti e dei falsi ideali che l’America creò per mascherare da epopea le sue origini che affondano nel sangue.
Un messaggio d’addio al genere che lo consacrò, un gesto di profonda gratitudine verso due dei suoi maestri, Leone e Siegel, dai quali ha imparato tutto: c'è infatti qualcosa di Leone nella sua regia molto classica, ma senza quell'ironia velata da malinconia che caratterizzava Sergio.
'Gli spietati' è un film cupo, ombroso e dimesso, come lo sguardo di un vecchio la cui esperienza lo ha ormai condannato alla rassegnazione, alla consapevolezza del tempo trascorso che ti fa sbagliare la mira, al fatto che gli eroi non sono mai esistiti e la nobiltà d'animo non trova posto in queste lande desolate. E quando nel finale sembra che il vecchio giustiziere sia ritornato, sappiamo che è solo un attimo, un illusione: il vecchio pistolero è come il western stesso, la sua gloria è effimera, passata e forse non era neanche vera gloria, ma c'è sempre quella piccola e sottile speranza che non tramonti mai.
Non è certo il primo caso di un western crepuscolare, ma Clint crea una vera pietra miliare che è anche tombale per il genere, definitiva, irremovibile ed emozionante.