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HAROLD E MAUDE regia di Hal Ashby

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amterme63     8 / 10  20/12/2007 23:22:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una commedia ben fatta, piacevole e divertente. Si tratta più che altro di una testimonianza dello spirito di un epoca (gli anni a cavallo fra ’60 e ’70). Riesce comunque a suggerire considerazioni sempre attuali e ad emozionare anche adesso.
Mi ha meravigliato moltissimo il fatto che fosse un film americano. Nei paesaggi ritratti, nel modo in cui è trattata la storia, nella recitazione mi sembrava di vedere un modo di fare tipicamente inglese. La cosa forse si può spiegare con il fatto che nel periodo in cui uscì il film, Hollywood stava attraversando un periodo di crisi: il modello culturale che aveva proposto fino ad allora (perversioni e conflitti ammantati di ipocrisia) era ormai rifiutato e ancora non aveva trovato una valida alternativa (le perversioni e i conflitti puri senza ipocrisia).
Mi ha colpito soprattutto la meravigliosa fotografia. In ogni inquadratura si nota una cura estrema nei confronti del tipo di luce, sui contrasti di colori vivaci, sulle splendide visuali di paesaggi. Il tutto accompagnato da una bellissima colonna sonora cantata dal grande Cat Stevens. A volte sembra di avere a che fare con un film poetico. Devo dire che spesso mi sono emozionato, cullato dalla bellezza delle immagini sonore.
In questa atmosfera incantata, quasi da fiaba, viene introdotto il triste protagonista e le sue contraddizioni, una specie di principe infelice, tanto per restare nei ruoli fiabeschi ovviamente rivisti alla moderna. Harold è vittima della materialità della vita ricca e si culla nelle sue morbosità senza avere il coraggio di agire concretamente. Essendo il film una commedia, non possiamo che ridere e meravigliarci delle stranezze di Harold, provando però anche commiserazione e simpatia.
Ma ecco che all’improvviso entra in scena un personaggio bizzarro: una specie di Mary Poppins un po’ attempata e senza le magie. Grazie al suo intervento Harold riesce a capire il valore delle piccole cose e dei sentimenti semplici, come pure la capitale importanza che ha l’atteggiamento aperto e positivo che occorre tenere verso la vita. Poi bisogna andare oltre le apparenze: l’amore è amore e può nascere anche fra un giovane e una vecchia. Il film non vuole però arrivare a questo paradosso e si ritrae proprio nel momento cruciale. Maude mette in pratica ciò che Harold aveva semplicemente finto e lo fa con uno spirito totalmente opposto. Il commiato è più poetico che drammatico e fa risaltare più che altro la natura “simbolica” della figura di Maude.
Per Harold interviene così l’esperienza del dolore, la quale fortifica e nobilita l’interiorità delle persone e poi come in tutte le “fiabe” che si rispettano le fate o le Mary Poppins di turno se ne devono andare per lasciare il protagonista più maturo e più forte nell’affrontare la realtà.
amterme63  20/12/2007 23:26:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi sono dimenticato l'ultimo paragrafo:

Oltre a questa storia tutto sommato bella e affascinante, c’è una critica abbastanza netta alle istituzioni e alle leggi. Maude propugna una filosofia quasi apertamente anarchica, con il suo scarso rispetto per la proprietà privata e per i divieti. Vengono poi satireggiati l’esercito, la chiesa (spassoso il reverendo cattolico) e i medici psicologi, in maniera tutto sommato leggera e seguendo quella che era la moda del periodo, senza approfondire troppo, giusto per fare delle utili risate.