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MONTY PYTHON: IL SENSO DELLA VITA regia di Terry Gilliam, Terry Jones

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  02/02/2010 00:25:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non conoscendo più del dovuto i Monty Python (si sa che devo farmi una cultura di autoironia anche se John Cleese vale più di Verdone) ho colto l'occasione di vedere finalmente questo film in un auditorium, in lingua originale con sottotitoli. Che dire? Se il tutto fosse ai livelli mostruosi dell'epilogo iniziale - fra l'altro preceduto da un cortometraggio che sembra un'incrocio tra Miyazaki e Blake Edwards - avrei potuto regalare il massimo dei voti. Invero un paio di cadute di tono non mancano (v. la sequenza del paradiso, troppo glamour e poco irriverente, o lo sketch della trincea).
Ma per quanto riguarda il resto... mamma mia, riuscirò mai a rivedere un puzzle simile che unisce filosofia e cartoon, nonsense e satira dei luoghi comuni, pop culture e devianza tecnologica a questi livelli? L'episodio del "povero cattolico strapieno di figli" mi ha fatto sbellicare - quasi la parodia contemporanea degli orfanelli di Dickens - senza contare quello del ristorante francese, amabilmente disgustoso, tanto che a prenderlo sul serio c'è il rischio di disertare diverse cene tra amici per i prossimi mesi in ricordo di certe immagini... uno dei vertici assoluti della comicità inglese.
E il paradosso di questo post-musical per stomaci forti è proprio questo: nelle sue velleità teoretiche e teocratiche non c'è mai una vera risposta.
Alla fine c'è la rassicurante sensazione che il senso della vita sia prenderlo veramente nel c.u.l.o., in barba a quello che vogliono farci credere