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MONTY PYTHON: IL SENSO DELLA VITA regia di Terry Gilliam, Terry Jones

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elio91     7½ / 10  11/11/2009 16:33:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Qualcuno dovrebbe imparare cosa significa comicità guardando questo film. Alcuni sketch sono meno riuscii di altri ma già l'inizio è da antologia,poi ci sono scene memorabili. Vorrei essere inglese per poterli apprezzare meglio.

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elio91  17/04/2011 19:07:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
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O mamma,non mi ero reso conto di averlo votato tempo addietro. Fu una delle prime cose che vidi dei Pyhon,tra l'altro in italiano. Riscoprendoli successivamente avevo preparato un altro commento esauriente e il mio voto è cambiato,lo correggo direttamente qui.


Voto: 9

Dai commenti che leggo ormai ho capito che esistono due categorie di persone: quelle a cui piacciono i Monty Python, e poi quelli che non li capiscono. Perché è fuor di dubbio che chi non ha la pazienza di vederseli in originale con il doppiaggio perde almeno il sessanta percento se non di più del loro potenziale comico. E poi perché questo tipo di comicità surreale e nonsense è ancora troppo sofisticata per il nostro paese in cui per far ridere basta ruttare e scoreggiare a tutto spiano. Siamo stati abituati male,questa è la verità. Ci siamo persi il circo volante dei Python che rivoluzionò la comicità inglese in tv (recuperatelo di corsa,altrimenti vi auguro la più atroce delle morti) e da noi il massimo negli anni ’80 era Drive-in,abbiamo preferito rimandare di una decina di anni l’uscità in Italia di Brian di Nazareth solo perché contro la chiesa in favore di commedie sempre più scollacciate e volgari. Facciamo ammenda,ne abbiamo l’opportunità. Com’è possibile ridere ancora guardando i vari Zelig,i vari Amici miei-come tutto ebbe inizio (!!!) dopo aver visto dove la comicità può spingersi? A farmi ridere fino alle lacrime ci ha pensato il Flying circus,il resto della produzione pythoniana mi ha invece fatto ridere,certo,ma con una punta sempre più crescente di satira che si estende su tutto e non lascia da parte nessuno arrivando a vette che da alcuni sono state fraintese. Chi vuole ridere semplicemente può guardare Il santo Graal o il più volte citato show televisivo (la punta più alta che abbiano raggiunto) ma nei casi di Brian di Nazareth e The Meaning of life il gruppo comico inglese ha raggiunto momenti altissimi di genialità in cui l’assurdo va ad abbracciarsi con la critica di tutti i tipi (contro la società,contro la chiesa,contro la religione,contro tutta la vita) per andare a cogliere,laddove sia possibile,il senso della vita. Non è importante ridere in questo caso ma cogliere tutte le perle corrosive che questi 6 pazzi ci hanno lasciato,e allora com’è possibile non lasciarsi andare?

Il corto che ci introduce a quest'ultima genialata è anch'esso geniale. Un quarto d'ora visionario e che fa volare la fantasia diretto da un Gilliam in stato di grazia che trasforma la propria fantasia cartoonesca in realtà (si era stufato di fare sequenze animate).
Poi il resto è tutto da scoprire: i Python giocano con lo spettatore,imbastiscono una messa in scena che tocca tutti i più disparati registri comici: grottesco,trash,demenziale,volgare,musical,assurdo,grand-guignol ma sempre con un intelligenza di fondo clamorosa e una profondità non usuale.
Qui come in Brian di Nazareth,ma forse anche di più rispetto a quest'ultimo,hanno raggiunto il punto di rottura cercando di scioccare in tutti i modi il pubblico e senza fare concessioni di sorta. Sbudellamenti e vomiti a getto possono fare parte di una comicità di altissimo livello che tocca altri momenti più raffinati,probabilmente un sense of humor mai più eguagliato da nessun'altro. Contro tutto e tutti: religione (every sperm is sacred),consumismo,borghesi e middleclass... ma per apprezzare tutte le canzoncine bisogna anche capire il testo,ovvio. Quando lo danno in tv nemmeno un piccolo sottotitolo...
Poi,ovvio,se cercate il senso della vita inutile guardare questo film,o meglio non sarà di nessuna consolazione quello che pensano i Python. La metafora dei pesciolini nell'acquario,da molti fraintesa e non capita,rimanda a noi,pesci/uomini in un acquario più grande. Almeno con i Python di questo abbiamo potuto ridere: l'esistenza è una cosa assurda,riderci sopra con assurdità non è tanto grave.
Freddy Krueger  18/04/2011 15:34:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao =)
quello che dici è giusto, i Pythons sono dei grandi però The Meaning of Life è quello che gradisco di meno, preferisco di gran lunga i precedenti. Brian di Nazareth penso di guardarlo domani, ho visto dei pezzi sul tubo e ho riso a crepapelle: credo che sarà il mio preferito dei pazzoidi.
L'ultima volta che ho visto questo Meaning ero con Gabe182: devo dire la verità, guardandolo una seconda volta con lui che rideva come un matto è stato più gratificante, ma è sempre il minore secondo me. I pesci non fanno ridere, tra l'altro.

Ho trovato un corto di Gilliam. Lui sì che è un genio delle animazioni non-sense:

http://www.youtube.com/watch?v=LMpXUd_kesA
elio91  18/04/2011 20:38:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gilliam è stato davvero un genio,peccato si sia stufato delle animazioni a un certo punto. Se noti il bellissimo corto iniziale,diretto da lui,doveva originariamente essere uno dei suoi cartoon però cambiò idea perché si era stufato.

Quanto al resto,che dirti? Forse vederlo dopo un percorso pythoniano al 100% (batto sul tasto dell'originale inglese sottotitolato,no doppiaggio assolutamente) che è partito dal mitico Circo volante per arrivare all'ultimo film,appunto Il Senso della vita,me l'ha fatto trovare come un'opera matura che si discosta dalle altre per profondità e intelligenza,oltre che per esagerazioni satiriche (il signor Creosoto è disgustoso,eppure si riesce a ridere anche di quello). Quanto ai pesci,dispiace che non ti abbiano fatto ridere ma quelle poche volte che compaiono riflettono esattamente la condizione di noi tutti come esseri umani.

Brian di Nazareth è geniale,inutile dirtelo. Sono sicuro ti piacerà.