Max_74 8 / 10 15/07/2018 10:24:30 » Rispondi Dodicesimo lungometraggio di Polanski e forse quello ritenuto minore e più 'commerciale'. In realtà, se pur non toccando i picchi e l'estro del periodo Sessanta-Settanta, siamo di fronte ad un gradevole e trascinante thriller che tiene alto l'interesse fino ai titoli di coda. Qualche ingenuità di sceneggiatura (SPOILER 1 ) ma quello che conta sono i dettagli, l'atmosfera, la tensione narrativa con qualche punta di ironia nei quali il regista è maestro, soprattutto nel confronto tra la compagna di disavventure (Seigner) e la moglie di Ford (SPOILER 2) Harrison Ford in gran spolvero, reduce dalla doppia esperienza con Peter Weir, nel periodo in cui abbandonò per un attimo le vesti dell'aitante Indian Jones proponendo un personaggio indifeso e insicuro in un ambiente straniero ed ostile, in modo del tutto simile al protagonista (interpretato da Polanski stesso) de 'L'inquilino del terzo piano'. Emanuelle Seigner, invece, è alla sua prima esperienza con il regista, suo futuro marito. Buone e azzeccate le musiche di Morricone e 'Strange' cantata da Grace Jones. Una piccola perla che si riguarda sempre volentieri.
SPOILER 1. Alla fine tutta la vicenda ruota intorno ad un ridicolo e piccolo componente per ordigni nucleari.
SPOILER 2. Più che evidente il 'confronto' che il regista crea tra moglie del protagonista e la Seigner, poco prima di andare a morire, quando le veste uguali nel finale.