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TESS regia di Roman Polanski

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The Gaunt     8 / 10  13/01/2010 20:07:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Una volta vittima, sempre vittima. Questa è la regola."

Sotto la patina di racconto tipicamente melodrammatico, dove la ragazza è vittima del classico destino crudele, si può scorgere qualcosa d'altro. Il destino forse non è così inevitabile ma può essere un problema di scelta individuale oppure credere che il destino sia una cosa ineluttabile ed è inutile combatterlo. Nel segno di Tess si intravede la Natura con i suoi riti pagani: Il film si apre con la celebrazione di un rito di fertilità pagano e si chiude tra le rovine funeree di Stonehenge.
Tess si mostra sempre con naturalezza e questo suo modo di essere è inconciliabile con ciò che la circonda. Le possibilità di compromessi che offrono vie d'uscita non mancano, ma lei rifiuta con ostinazione quasi autodistruttiva.
Polanski si mantiene molto oggettivo, non formula giudizi e lascia che il film sia illuminato dalla presenza di Nastassia Kinski al suo meglio e dalla bellezza sconvolgente. Ottima tutta la messa in scena che offre una fotografia e una scenografia straordinaria.
strange_river  14/01/2010 13:17:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco, mi piacerebbe rivedere Tess.. ricordo che erano tutti innamorati della Kinski..