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TESS regia di Roman Polanski

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alphaville     8 / 10  27/09/2008 19:19:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' probabilmente vero che il film di Polanski limita un pò il senso del grande romanzo di Hardy da cui è tratto (ancora più radicale nel negare all'eroina qualsivoglia pace e benessere, giungendo quasi a farne un'antesignana delle sfortunate eroine di Lars von Trier; il film, in questo senso, risulta leggermente "normalizzato"), ma è anche vero che non era facile ridurre per lo schermo un libro così corposo: alcuni tagli erano perciò inevitabili (considerando che, anche così, il film dura tre ore).
Sostenuto da una fotografia veramente splendida (ma non sono da meno la scenografia e i costumi), di un'eleganza squisita, che in alcuni punti fa pensare a un "Barry Lyndon" meno maestoso (anche per una certa freddezza che Polanski, forse per non calcare eccessivamente la mano sulla passionalità della vicenda, ha conferito alla pellicola, contraddetta solo, come in Kubrick, dalle musiche spesso struggenti di Philippe Sarde), il film, pur non evitando sempre i rischi connessi ad una trasposizione molto fedele di un testo letterario (primo fra tutti il didascalismo), contiene numerose sequenze di grande bellezza figurativa: la danza iniziale sul prato, la prima visita a Trantridge e l'incontro di Tess con Alec d'Urberville, le scene che descrivono la breve relazione tra Tess e Alec (assenti nel libro), il finale a Stonehenge.
Pur rimpiangendo, quindi, il sacrificio di certi capitoli che avrebbero avuto una sicura riuscita cinematografica (come quello sulla morte del cavallo), bisogna dare atto a Polanski di aver realizzato un film di altissimo livello formale.