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CHE? (1972) regia di Roman Polanski

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GianniArshavin     5½ / 10  08/02/2017 13:04:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo l'orrore occulto e demoniaco di Rosemary's baby e la personale e violentissima versione del Macbeth, Polanski nel 72 allevia drasticamente i toni con questa commedia grottesca, una sorta di parodia erotica del classico Alice nel paese delle meraviglie.
Girato sulla stupenda Costiera Amalfitana, il film è irrazionale e surreale come un sogno, un sogno a tinte osé che non ha un vero e proprio senso. La giovane protagonista (una convincente e stupenda Sydne Rome) è una novella e disinibita Alice che incappa in una serie di stravaganti personaggi che la coinvolgeranno in un processo di scoperta del proprio eros tramite una sequela di peripezie alquanto stramba.
Fra le cose migliori di quest'opera dal gusto tipicamente polanskiano troviamo indubbiamente i personaggi (il cappellaio matto sadomasochista di Mastr.oianni che litiga di continuo con il virile ma arguto Polanski, qui anche attore e per la prima volta doppiatore di se stesso in italiano), determinate scene fra l'esilarante e il surreale (la morte del vecchio) e un finale che sfiora il metacinematografico.
Purtroppo Che? soffre di alcuni difetti che ne limitano la fruibilità, come una certa ridondanza nelle situazioni e un ritmo lento che, non aiutato da una trama fondamentalmente sconclusionata, a volte cade nella noia.
Tuttavia il peggior difetto dell'opera è l'essere legato indissolubilmente all'epoca in cui è stato girato; il film incensa, sia nello stile che nella messa in scena, quel clima da post-sessantotto fatto di amore libero, leggerezza e vivere alla giornata cosi legato a quegli anni. Rispetto alla totalità della filmografia del regista polacco (che sembra immune allo scorrere del tempo) questo lavoro ha invece subito il passare degli anni, e tale aspetto lo penalizza non poco al giorno d'oggi.

Nel complesso CHE? è comunque una pellicola da vedere, per completezza e perché comunque ha i suoi motivi di merito. Sfortunatamente nonostante i pregi, il film resta uno dei meno riusciti del maestro.