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PER FAVORE... NON MORDERMI SUL COLLO regia di Roman Polanski

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hghgg     7½ / 10  10/11/2014 20:00:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si vede che anche Polanski ogni tanto ha bisogno di danzare con la commedia, cosa che per inciso gli riesce anche molto bene. Perché questo non può che essere considerato un "divertissement" di grande classe, collocato tra le oscure discese negli abissi della mente umana di "Repulsion" e "Cul-De-Sac"e l'apoteosi dell'orrore (quello più puro, più subdolo, più paralizzante) di "Rosemary's Baby".

Qui invece troviamo un film più leggero che gioca abilmente con gli stereotipi del cinema horror e dell'iconografia vampiresca e si destreggia molto abilmente tra i generi, mettendo in scena l'horror dal gusto gotico, la commedia parodistica, la commedia nera e perfino un pizzico di serietà perché uno come Roman Polanski anche in una commedia non può certo negare ai suoi spettatori un amaro, sardonico e beffardo finale (tra l'altro, se mi concedete una nota amara, certe cose sarebbe bello se accadessero sul serio a volte, magari ci sarebbero meno psicopatici sopravvissuti in giro...)

Regia e messa in scena sono di assoluta qualità, Polanski non evita di mettere in mostra il suo talento che si nota in alcune ottime scelte registiche e inquadrature, esaltate dall'ottimo lavoro della fotografia e dalla curata ed azzeccata scenografia. Tra le scene memorabili che Polanski ci regala ne ricordo una, che è anche tra le più divertenti, ossia quella del povero Albert (interpretato dallo stesso regista) che tenta una goffa fuga dal vampiro omosessuale figlio del conte e infatuato di lui; Albert scappa velocissimo per un lungo corridoio esterno circolare per ritrovarsi poi allo stesso punto di prima con il vampiro che è rimasto lì tranquillo ad aspettarlo tutto il tempo; una scenetta demenziale eppure diretta splendidamente, una delle scene più azzeccate per effetto comico e al contempo molto bella per regia e scelta delle inquadrature (la camera non segue la fuga di Alfred, lo inquadra man mano mentre prima si allontana e poi si riavvicina tornando al punto di partenza di fronte al vampiro e alla mdp, in primo piano).

Molto bella anche la scena del ballo, altra sequenza girata splendidamente, il che esalta la beffarda e intelligentissima soluzione comica adottata da Polanski in quell'occasione: Abronsius e Alfred al ballo vengono smascherati dai non-morti presenti in sala grazie al riflesso nello specchio che riportava solo l'immagine loro e di Sara, in quanto unici vivi in tutta la sala; questa volta sono i non-morti a scoprire l'identità dei loro nemici grazie al riflesso nello specchio. Divertente e brillante soluzione in conclusione di una scena tecnicamente eccellente. L'occhio e l'abilità di Polanski difficilmente deludono.

Ma di esempi simili ce ne sono ancora ed è inutile citarli tutti, cito invece il ritmo molto ben gestito del film che permette di non annoiare mai particolarmente nonostante non sia una di quelle commedie dove le battute esilaranti piovono ogni 5 minuti; e cito anche una galleria di personaggi riuscita ed esaltata soprattutto da 4 figure esilaranti, in primis ovviamente quella dei due goffi ed imbranatissimi cacciatori di vampiri, il professore ed il suo impacciato e pauroso assistente Alfred; dalla parte dei vampiri invece abbiamo lo sfigatissimo locandiere, una sorta di macchietta molto riuscita e divertente e ovviamente il figlio del conte, questo vampiro gay che a vederlo fa tanto Glam e sembra quasi una naturale congiunzione oltre che anticipazione tra David Bowie e Peter Murphy (cantante e leader dei Bauhaus), ma che in realtà è un'altra azzeccata figurina parodistica piuttosto divertente. Meno interessanti francamente gli altri personaggi, compresa la poco approfondita figura di Sara che risalta più che altro per la bellezza immane di Sharon Tate al suo primo (e ultimo, vàcca tròia) ruolo in un film del marito e comunque non se la cava affatto male, quello che deve fare lo fa bene; anche se è l'unico film che i due hanno potuto fare insieme, di lei SI DEVE parlare necessariamente anche commentando "Rosemary's Baby" e "MacBeth" e in tali commenti poi approfondirò, perché sembra quasi che se si scava tanto in profondità nelle radici del male e della follia, e Polanski l'ha fatto eccome, alla fine quel male e quella follia ti si ritorcono contro per davvero. Ma di questo dirò meglio altrove.

Primo ruolo d'attore per Polanski, se non erro, che si divide tra regia, sceneggiatura e interpretazione con soddisfacenti risultati, risultando perfetto nel ruolo dell'impacciato, paurosissimo e timido Alfred, nei panni del quale si cala con grande abilità. Nella versione italiana è doppiato da Lionello, nelle sue successive prove d'attore invece si doppierà da solo in italiano con risultati eccellenti, massima stima. Grandissimo regista e autore, bravo attore e sa arrangiarsi meravigliosamente anche come doppiatore, artisticamente parlando questo qui lo puoi solo adorare. Il professore invece è ben interpretato dall'attore teatrale Jack MacGowran, già interprete per Polanski nel precedente "Cul-De-Sac".

Insomma bel film, ed era già il quarto di fila per il polacco, in attesa di un capolavoro ormai prossimo. Finale assolutamente da ricordare, i vampiri e il male, dai lo metto sotto spoiler,


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Anche qui, cos'ho detto a proposito di Polanski che sguazza nel male ?

Gioiellino di film.
Vitichindo  10/11/2014 21:01:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hei, èe dove lasci le figure del gobbaccio della malora, e soprattutto della bellissima (e polposissima) servetta bionda della locanda?
hghgg  10/11/2014 22:32:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La servetta bionda in effetti è bellissima e polposissima ma come personaggio è poco e nulla dai. Il gobbo ha un finale grandioso (:D) ma personalmente non mi ha colpito molto.
Vitichindo  11/11/2014 00:56:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vabbè che pretendevi...?! In fondo era praticamente una comparsa, l'importante è che fosse bellissima, secondo me anche più della Tate, specialmente per le sue Tete ;-)
Abbastanza divertente pure la grossissima moglie del locandiere (per quel poco che fa).
hghgg  11/11/2014 09:51:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo non ho mai detto fosse un brutto personaggio, come comparsa ci sta alla grande ma non si fa ricordare se non per le Tete :) Meglio della Tate ? Questione di gusti, questione di dettagli, eran due bellezze davvero notevoli.
MonkeyIsland  10/11/2014 23:52:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sarà che La Spada Nella Roccia è il mio film disney preferito, ma penso che se il doppiatore dato al vecchio fosse stato diverso dal solito di Merlino non avrei riso così tanto..
E comunque è assurdo constatare che una pellicola di fine anni 60 sia molto più arguta e ironica nello sfottere il genere vampiresco di tutte quelle di oggi messe assieme..

Vitichindo  11/11/2014 00:58:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, invece lo credo anch'io... mago Merlino è stato azzeccatissimo in questo ruolo (tra l'altro lo sytessp Abronsius, per certi versi, ricorda il vecchio stregone pasticcione del film Disney).
Nota di merito anche al sempre divertente Carlo Romano a doppiare il locandiere/vampiro, spassosissimo!
hghgg  11/11/2014 09:49:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be, non ricordo poi molte pellicole che sfottano il genere vampiresco in tempi recenti; più che altro ricordo film o serie tv sul genere vampiresco che fanno pietà ecco, quello sì. I doppiatori qui sono inconfondibili e fanno un lavoro eccellente :)