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REPULSION regia di Roman Polanski

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Zazzauser     7½ / 10  02/02/2014 22:19:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come esordio è un prodotto eccellente, questo "Repulsion" di Polanski.
Si vedono sbocciare gli elementi distintivi del regista che fioriranno negli anni seguenti nei suoi migliori thriller (Rosemary's Baby e L'inquilino del terzo piano).
Lo spazio della casa prende il controllo, diventa una prigione animata da ossessioni e compulsioni, scardina le certezze che il subconscio costruisce su di essa ed infine si ribella allo stesso padrone.
Un'ottima metafora filmica per raccontare il declino psichico della protagonista, un'estetista trasferita a Londra vittima della propria mente, preda di deliri sessuofobici e fobie di intrusione.
Le crepe si spaccano nelle pareti e la mente implode su sé stessa: sono i prodromi del crollo, quando tutte le paure e le rabbie represse (di un difficile passato di abusi?) si riverseranno nella follia dell' "extrema ratio" - l'omicidio.
Estremamente introspettivo e particolarmente lento, Repulsion ha bisogno di una buona mezz'ora per decollare ed esplodere nel vero dramma psicologico.
La prima parte viene dilatata in lunghe sequenze e scene statiche e risulta un po' difficile lasciarsi coinvolgere, ma una volta affermato il proprio stile Polanski riesce a gestire il ritmo e concludere col botto.
Non grido al capolavoro, ma questo è grande cinema delle donne, indagatore delle dinamiche femminili sin negli aspetti più psicotici, mi ha ricordato la forza di Sussurri e Grida di Bergman (pur senza raggiungere i suoi livelli).
Angosciante