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THE COLLECTOR (2009) regia di Marcus Dunstan

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Nikilo     3½ / 10  31/12/2010 14:03:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bè togliendo la discreta colonna sonora, e i tanti rimandi agli aracnidi ( passione comune tra me e il killer), il resto è solo una mera versione di "mamma ho perso l'aereo" elaborata in chiave torture porn.

Che poi, detto tra noi non capisco la necessaria somiglianza tra gli occhi dell'assassino e quelli dei nostri amici a 8 zampe, e sì mi sa che il regista di aracnidi non se ne intendeva moltissimo, per la cronaca i ragni non hanno un gran vista, ( è comunque vero che esistono esemplari che ci vedono benissimo tipo i salticidae ) ma questi occhi alla Riddick non mi sono sembrati tanto eccelsi, e questo "all'occhio di chiunque" possono risultare ambigui. Ma non è finito, dato che l'intero film si basa su trappole ingegnate dal killer che mi sarà pratico chiamare "il ragno" ( dato il chiaro riferimento dello stile di caccia di molti aracnidi) mi rimane di nuovo il dubbio del perchè? I ragni ti fanno finire in trappole per poi mangiarti, ma "il ragno" non fa niente di tutto ciò, ancora una volta è stato tirato in ballo il regno animale, con allusioni e cenni insensati, c'è ben poco da fare l'unico animale sadico che si diverte a far violenza senza uno scopo ben preciso è sempre l'uomo.
Rimango della stessa idea di Romero, i torture porn sono fine a se stessi e assolutamente privi di significato...
Inizialmente mi aspettavo un altro genere di horror, o qualcosa incrociato alla fantascienza dato il rimando ai ragni ( Arachnophobia), o qualcosa alla Death Silence ( il cassone portatile del killer deve avermi tratto in inganno), invece il film sembra voler annaspare in acque "nuove", nuove trappole, nuove torture, un nuovo killer, ma la realtà è ben differente, è sempre la solita solfa, ho apprezzato l'assenza di spunti moralistici, ( che in film come Saw o Martyrs ho trovato tremendamente di cattivo gusto), ma l'impronta sawiana è fin troppo presente e i tanti riferimenti fanno perdere credibilità al prodotto, c'è ben poco da fare Saw e Hostel hanno proprio inventato un genere, ma pare che i loro nipotini non siano molto all'altezza. Perciò alla fine visto uno li hai visti tutti, il problema principale è che sono molto ripetitivi. Bocciato!
Ahiahiai, questo sotto-genere sta precipitando a picco, mancano le idee...
KOMMANDOARDITI  31/12/2010 14:22:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Azzo! Sei stato più spietato di me! O.o

Sul genere che "precipita a picco" e che "arriva alla frutta" sembra quasi che ci fossimo messi d'accordo in precedenza :))))
La grossa differenza è che tu hai apprezzato l'assenza di fastidiose motivazioni moralistiche da parte del killer mentre io personalmente l'ho avvertita come un vuoto inspiegabile ed inaccettabile.

La colonna sonora manco la ricordo...ero troppo preso a grattarmi :D

Nikilo  31/12/2010 14:31:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ahahaha! Bè dai mi sembra giusto tutto sommato! E che cavolo, altrimenti la pensiamo in maniera analoga! LOL
Alla fine ho sempre fatto presente che a me i tagli moralistici in questo genere mi sono sempre sembrati una presa per i fondelli, non lo so, non ci sono mai andato a nozze...
Comunque ormai è chiaro che anche lo scopo delle vittime è solo quello delle cavie. Ormai l'unica cosa che ti viene da chiederti quando vedi un film di questo tipo è " Come creperanno questi?".
KOMMANDOARDITI  31/12/2010 14:43:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me comunque sarebbe bastato un qualsiasi straccio di motivazione da parte del killer, dico di qualunque tipo, non per forza di ordine religioso o etico.
A dirla tutta però anch'io ne ho fin sopra i capelli di punizioni bibliche e Crìsti Redentori Auto-eletti (SEVEN è l'unico vero capostipite e capolavoro del genere).
Nikilo  31/12/2010 14:49:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Seven è una piccola perla! C'è ben poco da fà!