impanicato 7 / 10 24/11/2014 23:27:38 » Rispondi Esordio di Polanski che dirige in madrepatria (non lo fará fino ai tempi de Il pianista) un noir che ha alti e bassi, ma che si fa guardare tranquillamente. Prima pellicola polacca a ricevere una nomination all'Oscar per il miglior film straniero che, inevitabilmente e meritatamente, fu vinto da 8 e mezzo di Fellini. Film che in sé comprende molti degli elementi caratteristici delle opere del regista polacco: pochi protagonisti, dualismo generazionali, virtuosismi della macchina da presa. Ottima anche l'evoluzione dei soggetti. In particolare la moglie Krystina, interpretata molto bene da Jolanta Umecka e che mi ha ricordato Harriet Andersson in Monica e il desiderio di Bergman, che da donna pudica e fedele al marito, appena questi non é presente coglie l'attimo per tradirlo forse perché vede nel ragazzo qualcosa di lui da giovane e che adesso é coperto di superbia. Proprio in questo particolare penso che il regista abbia voluto un momento attaccare la borghesia del tempo: una volta fatti i soldi, non ci si ricorda piú delle origini. Ottima la fotografia, asettica e scarna. Il difetto é la prima ora trascorsa a raccontare i giochetti e sfide tra i due uomini a bordo. Buon finale che tiene col dubbio fino all'ultimo.