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LE ONDE DEL DESTINO regia di Lars Von Trier

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pier91     8½ / 10  24/10/2012 12:54:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spoiler presenti.

E' vero che la protagonista è dreyeriana, sono perfettamente d'accordo. Ma Von Trier si spinge oltre, non smentisce l'indole da impostore. Mi fa sentire presuntuosa quasi quanto lui, mi impedisce di avvicinare il suo personaggio femminile così dichiaratamente stupido. Di una stupidità erotica e tenera, che non arranca per smentirsi e rivelare d'essere altro, magari ingenuità.
Non vedo nulla di straziante nella figura di Bess. Una dedizione come la sua, più canina che umana, non riesce a far leva sulla mia compassione, in alcun modo. Credo che "Crossing the waves" sia un film intellettuale piuttosto che sentimentale. Così inteso l'ho adorato.
La vicenda di Bess costringe ad esaminare i pregiudizi della gente "mentalmente aperta". Un uomo che dedica la vita all'arte o alla scienza è un genio, un uomo che dedica la vita all'amore è un romantico, spesso nell'accezione di cretino. E' quel che pensiamo anche dei credenti genuflessi, se solo siamo atei o incuranti. Quasi che l' amore abbia la stessa turbante evanescenza di dio, ossessione vergognosa per chi crede come per chi non crede.
Il finale ha una straordinaria sensibilità, ambigua oltre che provocatoria. Lei muore, Lui guarisce. Le campane suonano in cielo, difficile stabilire di chi celebrino la gloria. Forse il rintocco è opera di Bess, forse dello spettatore nichilista.
Marco Iafrate  28/10/2012 21:03:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Complimenti Pier, adoro il tuo modo di scrivere.
pier91  29/10/2012 13:24:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Troppo gentile Marco, grazie