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LE ONDE DEL DESTINO regia di Lars Von Trier

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Ciumi     8½ / 10  28/10/2009 07:13:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un racconto straziante, che tocca molti, forse troppi, temi delicati, quali l’amore, il rapporto con dio, la malattia, il sesso.
In un’atmosfera austera e retriva che ricorda molto il Dreyer di “Ordet”, Bess (Johannes) è instabilmente malata d‘ingenuità, di bontà, d’amore, di fede; e ciò la fa soffrire, fa soffrire chi le sta intorno, fa soffrire un poco anche noi, che la vediamo, episodio dopo episodio - ognuno dei quali introdotto da una cartolina, che suggerisce bellezza, di cui il film è in verità avaro - sino a portarci in seno al miracolo, come in “Ordet”, d’una risurrezione.
Un miracolo tutto suo, di Bess, che deve surrogare con la propria voce l’assenza di Dio. Che deve, soprattutto, dare voce umana al silenzio delle campane, che non è altro che la rinuncia degli uomini a pronunciare la parola fede, e amore. Un miracolo che costa, in questo episodio di Von Trier, un totale sacrificio.
Una storia viscerale da seguire con lo stomaco, ancor prima che col cuore; poiché la malattia mentale di Bess non è quella meramente simbolica di Johannes; ma è autentica, percepibile, violenta e lancinante.