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LE ONDE DEL DESTINO regia di Lars Von Trier

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76mm     4 / 10  06/04/2020 11:38:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La pornografia del dolore nella sua forma più bieca e ricattatoria, cinematograficamente parlando, è nata qui.
Lars si farà portabandiera di questa ignobile tipologia di pellicole, portando a termine un'ideale trilogia della sfi.ga con i successivi Idioti (il migliore dei tre e forse per questo il più misconosciuto) e Dancer in the dark.
Non che sia nulla di criminoso nell'esibire in maniera spudoratamente voyeuristica le disgrazie e la stupidità altrui, se è questo che piace al pubblico (e qui ci sarebbe da farsi qualche domanda ma vabbè…), però è materia da maneggiare con le dovute cautele.
Il grosso problema qui è la totale mancanza di adeguate dosi di humour (anche nero sarebbe andato bene) a stemperare un po' i toni, a meno di non voler considerare tali gli scambi di battute fra la protagonista e l'Altissimo in puro stile Don Camillo che però, per i miei personalissimi canoni, si avvicinano molto di più al concetto di ridicolo involontario che altro.
E sì che Lars, successivamente, ha dimostrato di sapersi destreggiare molto bene con il sarcasmo e l'umorismo nero, non capisco perché qui l'abbia buttata giù così seriosa…due ore e mezzo di iatture e traversie assortite, per lo più ai danni di una disabile mentale, senza mai favorire in nessun modo la risata liberatoria per me non sono sostenibili.
L'interpretazione della Watson, se lo scopo era di provocare attacchi improvvisi di orticaria bollosa nello spettatore, è una delle migliori della storia…se qualcuno mi dice che ha sofferto per lei o con lei faccio fatica a crederci…forse la cattività forzata mi sta rendendo insensibile ma io quando la "poverina" ha deciso di tornare per la seconda volta sulla nave di Udo Kier ho provato un senso di perverso piacere.
Lars è sempre stato accusato di non amare particolarmente il genere femminile…in questo caso più che di misoginia, considerando come sono descritti e trattati anche tutti i personaggi maschili, parlerei di misantropia con sfumature sadiche.
Il grande successo di questa pellicola ha avuto, a mio avviso, il "merito" di spianare la strada anche ad un certo tipo di televisione basato sull'esibizione spudorata della sfi.ga e dell'idiozia altrui.
Grazie davvero.