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IL NEMICO ALLE PORTE regia di Jean-Jacques Annaud

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Spotify     7½ / 10  11/03/2015 17:52:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande film di guerra. Sicuramente uno dei migliori usciti negli ultimi 15 anni. E una delle cose che più mi è piaciuta di questa pellicola, è che per una volta la la seconda guerra mondiale ci viene mostrata in modo diverso rispetto a tanti altri film. Nessuna o pochissime esplosioni, quasi nessun bombardamento ma solo la sfida tra due cecchini in mezzo ad un ambiente ormai "morto" e desolato. Poi se vogliamo dirlo, nonostante la storia è vera, il tutto è eccessivamente romanzato, come ad esempio vedi la storia d'amore tra Law e la Weisz con il classico terzo incomodo, oppure il ruolo che gioca il piccolo Sacha. La regia è bellissima, molta valorizzazione delle ambientazioni, atmosfera da guerra vera e propria e diverse scene dove c'è molta suspance. Poi attori diretti molto bene e caratterizzati altrettanto. Poi c'è un ritmo altissimo, non ci si ferma un secondo. Forse l'unica pecca è che a volte certe scene sono prevedibili e scontate. La fotografia è fantastica, i toni grigio-argento caratterizzano al massimo tutta l'opera e sono azzeccatissimi per una pellicola del genere. Per la scenografia vale lo stesso discorso della fotografia. La sceneggiatura è un po' ambigua: a dirla tutta non è che è molto corposa, anzi, l'ho trovata abbastanza semplice e questo fa si, che questa pellicola non abbia gran trama, però d'altro canto va subito al diretto, al sodo, senza ingarbugliamenti o roba simile. I dialoghi poi sono buoni e le scene sono costruite benissimo. Musiche molto malinconiche e molto belle. Il cast è di quelli di prima fascia: buona la prova Fiennes mentre Harris è pazzesco, incarna perfettamente il perfido cecchino nazista. Invece devo dire che Law non mi ha convinto moltissimo, poco senso dell'espressione e poca presenza, insomma, l'ho trovato un po' insipido. Peccato, del resto lui era pure il protagonista. E comunque questa è la mia opinione, può darsi che per altra gente avrà fatto un' interpretazione da oscar. Con questo film Annaud penso voglia condannare in primis la propaganda, la quale (nella pellicola) identifica nel cecchino russo un essere indistruttibile. E invece anche lui è umano, ha sentimenti, come ad esempio la paura che ci viene mostrata sulla sua faccia più di una volta, quando deve combattere con un nemico che usa le sue stesse carte. Il finale è un po' telefonato e anche un tantino sbrigativo. Forse la pecca maggiore.

Gran film, intenso, appassionante e avvincente! Da vedere.